Vaccini, una mamma lotta per non abbassare la guardia

Da oltre tre mesi la sua bimba sta combattendo contro la pertosse.”Chi pensa sia una tosse facilmente curabile si sbaglia di grosso” afferma preoccupata e arrabbiata questa mamma di Cesena che si è ritrovata a lottare contro la pertosse che ha colpito la sua secondogenita a sole 6 settimane di vita.

“Il primo mese dopo il contagio – continua la mamma – l’ho trascorso a dormire seduta sul divano con la mia piccolina sdraiata addosso perchè tutte le volte che la facevo distendere andava in deficit respiratorio e diventava cianotica. Poi piano piano abbiamo ripreso a dormire, ad intervalli di un’ora, un’ora e mezza. Attualmente ha il sonno molto disturbato, quando ha la tosse non mangia e avrà per diversi anni un’immunodepressione importante che la porterà a subìre, più di altri, le conseguenze di banali raffreddori e influenze. La pertosse non si cura, si può solo attendere che faccia il suo decorso, ma per un neonato è una malattia veramente pericolosa”.

Una patologia che grazie ai vaccini sembrava essere quasi scomparsa, ma ora è pare essere più frequente a causa del rifiuto di molte famiglie ad aderire alla campagna vaccinazioni organizzata dalle Asl. La sua alta contagiosità poi ne favorisce un’ampia diffusione.

A tal proposito tre giorni fa è partita proprio da Cesena una petizione on line. La petizione, richiede che i vaccini diventino obbligatori per l’accesso alle strutture scolastiche. Nello specifico la petizione recita:

” I danni provocati dalla diffusione di informazioni tendenziose da parte delle associazioni antivax stanno trasformando la nostra comunità: sono riapparse malattie che si credevano debellate, sono morti neonati e immunodepressi che non potevano usufruire della copertura vaccinale e si sono diffusi atteggiamenti irresponsabili nei confronti dei nostri figli. Costoro stanno diffondendo informazioni smentite dall’OMS e da diverse ricerche scientifiche, stanno defraudando i genitori instillando la paura del complotto e stanno generando effetti a catena catastrofici nelle comunità scolastiche. È ora di intervenire. Perché la loro libertà finisce dove inizia la nostra. La nostra libertà di crescere figli sani e di inserirli in comunità scolastiche sicure. Chiediamo che i vaccini diventino obbligatori per l’accesso alle strutture scolastiche come avviene in altri paesi per garantire ai nostri figli un futuro migliore”.
Barbara Baronio

Pubblicato sabato 10 Ottobre 2015 alle 09:16

Una risposta a “Vaccini, una mamma lotta per non abbassare la guardia”

Commenti

  1. annarita 16 Ott 2015 / 22:04

    Sono una mamma che ha vaccinato i miei primi 4 figli, anche per i vaccini non obbligatori, dunque anche per la pertosse. Tutti e 4 i miei figli si sono presi dopo pochi anni dal vaccino la pertosse e non in forma lieve come spesso si racconta. Dunque vorrei sapere cosa è servito il vaccino della pertosse? Inoltre dopo le vaccinazioni 2 dei miei figli sono diventati allergici, ma certamente come dice il pediatra è un puro caso, anche se in famiglia nessuno è allergico.
    Prima di fare certe petizioni sarebbe meglio farsi dire cosa c’è dentro i vaccini e pretendere che prima di vaccinare al bambino sia fatto un esame specifico per valutare che non sia allergico a certi eccipienti contenuti. Dopo la vaccinazione come mai nessuno si preoccupa di valutare se il bambino ha formato realmente gli anticorpi contro la malattia per il quale è stato vaccinato? I miei figli si vede che non avevano prodotto gli anticorpi visto che la pertosse se la sono presa comunque e non in forma lieve. Una bambina morta per pertosse (dovevano vaccinarla appena nata?) fa notizia, peccato però che non facciano notizia i bambini morti o rimasti infermi per la vita a causa dei vaccini.

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