Cesena, è morto Franco Collini

Franco Collini, fin dai primi tempi della Cisl, giovanissimo, si impegnò in qualità di operatore sindacale. In tantissimi anni di militanza, ricoprì inizialmente questo ruolo, nei momenti in cui fare sindacato, tutelare i lavoratori era fortemente impegnativo. Passò poi al ruolo di agente sociale al patronato Inas, schierandosi al fianco dei lavoratori per vedere riconosciuti tutti i loro diritti previdenziali. Concluse poi la sua lunga militanza, operando nella FNP-CISL affinché ai pensionati fossero riconosciuti tutti i diritti di “cittadinanza”. In questi ultimissimi anni ha concluso il suo impegno sociale spendendosi nell’associazione per i diritti del malato. “La CISL, l’INAS e la FNP  – si legge in una nota – esprimono profondo cordoglio alla famiglia e infinito rimpianto per aver perso un vero amico, dirigente e sostenitore di tante battaglie”.

Foto Collini Franco

Pubblicato mercoledì 29 Ottobre 2014 alle 10:11

2 risposte a “Cesena, è morto Franco Collini”

Commenti

  1. Walter Faraoni 29 Ott 2014 / 19:43

    Addolorato per la scomparsa di un amico di tante attività portate avanti insieme negli anni di impegno nella Cisl di Cesena. Sorpreso per la fine di una vita che sembrava su di un binario tranquillo, dopo un difficile periodo superato egregiamente. Ciao Franco.

  2. Erberto Lo Bue 03 Nov 2014 / 16:17

    Caro Franco,

    … la tua instancabile, talora caustica, ironia
    mi ricordava quella dei fieri ma sensibili valligiani
    tra i quali nacqui e crebbi…
    quasi a volere nascondere la propria disponibilità
    e il proprio impegno
    nei confronti altrui,
    dal mondo dei lavoratori alla realtà ospedaliera,
    mosso da un bisogno di giustizia e
    da un amore per il prossimo
    che hai manifestato nella quotidianità,
    nonostante la tua precaria salute,
    anche con la spalatura della neve nei giorni del “nevone”,
    con il dono dei frutti della terra che, insieme alla brava Franca,
    portavi ai tuoi vicini,
    con la sostituzione di piantine nell’aioletta a fianco del nostro condominio…

    Ti ringrazio, arguto credente,
    perché con l’esempio dei tuoi gesti hai contribuito,
    insieme alla tua compagna di vita e di fede,
    a ricordarmi l’importanza di quelle azioni quotidiane, piccole e grandi,
    che rendono più tollerabile
    il nostro passaggio sulla terra.
    Immagino che, incorreggibilmente spiritoso,
    abbozzando un sorriso
    cercheresti ora di consolarmi dicendo:
    «Sono andato a farmi un giretto…».

    Ci rivedremo, caro Franco…

    Un abbraccio,

    Erberto Lo Bue
    da un treno diretto a Milano, 1° novembre 2014

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