In ricordo di monsignor Giancarlo Biguzzi, prete zelante e docente stimato

Ancora una volta la nostra comunità diocesana e i confratelli presbiteri sono convocati con la presidenza del vescovo Douglas per congedarsi nella luce della Pasqua da un suo prete, nella chiesa Cattedrale di Cesena, per dire “Addio” a monsignor Giancarlo Biguzzi.

Don Giancarlo è nato a San Vittore di Cesena l’11 ottobre del 1941. La sua famiglia era fervidamente impegnata nella vita pastorale della parrocchia, in quegli anni grembo fecondo di tante vocazioni alla vita consacrata e al servizio pastorale. Ha vissuto il suo itinerario di formazione nel Seminario diocesano, poi nel Pontificio Seminario regionale di Bologna. Fu ordinato sacerdote nella Cattedrale il 29 maggio 1965; era nostro vescovo monsignor Augusto Gianfranceschi.

Le prime esperienze pastorali a San Rocco, mentre gli era stato affidato il compito di vicerettore del Seminario diocesano. Ben presto maturò un suo progetto già coltivato frequentando gli studi di Teologia a Bologna: trasferirsi a Roma per dedicarsi allo studio delle Sacre Scritture, frequentando la Pontificia Università Lateranensi, poi il Pontificio Istituto Biblico.

Tornato in Diocesi, dal dicembre 197 al settembre 1974 fu parroco a Gatteo a Mare. La conoscenza delle lingue straniere gli facilitava il rapporto con i turisti d’Oltralpe ospiti della riviera romagnola. Ma la nostalgia per gli studi biblici lo riportò a Roma, dove conseguì la Laurea in Teologia presso l’Università Urbaniana, l’università frequentata da seminaristi e sacerdoti provenienti dai Paesi che sono sotto la giurisdizione di Propaganda Fide.

Ebbe poi l’incarico di assistente nella Facoltà di Teologia all’Università Gregoriana. Tornando poi (1978) all’Università Urbaniana, conseguì il dottorato in Teologia Biblica, in seguito pubblicò la sua opera maggiore dedicata ai “settenari” dell’Apocalisse. La scientificità di questa ricerca ebbe riscontri di stima nelle più autorevoli riviste bibliche del tempo.

Ha sussidiato la sua attività di docente pubblicando vari studi sui Vangeli sinottici, sulla letteratura giovannea, e ancora, in forma divulgativa, per il libro dell’Apocalisse.

Sempre legato affettivamente alla sua famiglia e alla Diocesi, donava il tempo delle vacanze scolastiche e delle ferie estive per aiutare pastoralmente i confratelli con i quali aveva vissuto gli anni del Seminario.

Impegno pastorale peraltro vissuto anche a Roma, collaborando con alcune comunità della città.

Da annotare subito, a proposito del suo sentirsi parte della comunità diocesana, la passione profusa, per molti anni, durante i mesi estivi, nell’organizzare le “Settimane bibliche”, molto frequentate da sacerdoti e laici, organizzando nel contempo pellegrinaggi in Terra Santa e nei luoghi che hanno visto la predicazione dell’apostolo Paolo. Fu nel corso di un pellegrinaggio, appunto in Turchia che, facendo sosta a Tarso, vedemmo don Giancarlo abbracciato affettuosamente da un vescovo delle Filippine che stava guidando un pellegrinaggio della sua Diocesi, vescovo che era stato suo alunno alla Urbaniana. E fu in quel giorno che ci raccontò, tornati sul pullman, del suo stare accanto agli allievi che frequentavano le sue lezioni, aiutandoli per gli approfondimenti degli studi, dando sostegno per la redazione della tesi di laurea.

Un’amicizia che era continuata poi, raggiungendoli nelle loro Diocesi di origine, e portando anche in quelle terre la sua sapienza biblica.

Raggiunta l’età della pensione, don Giancarlo si era organizzato per rientrare definitivamente a San Vittore, beneficiando dell’affetto premuroso dei suoi familiari, volendo offrire nel contempo i suoi servizi alle parrocchie di quella zona… ma i disegni della Provvidenza erano altri! A Lei si è consegnato con generosità.

Diciamo con affetto riconoscente: “Addio, don Giancarlo!”.

Piero Altieri

Pubblicato giovedì 13 Ottobre 2016 alle 00:01

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