La casa dei sogni? Più vicina di quello che si pensa

CESENA – Zero consumo energetico, affitto “tutto compreso”, “casa dell’acqua” condominiale, piante di bamboo all’esterno per assorbire l’anidride carbonica, acqua distillata e bicicletta gratuita per gli inquilini. La casa dei sogni è a Cesena in via Ariosto 244: si tratta della Fiorita Passive House, la prima multiresidenza in Italia costruita in legno e certificata Passivhous, il più alto riferimento internazionale per lo sviluppo tecnologico e la ricerca nell’architettura sostenibile a consumo zero.

L’intervento di ristrutturazione edilizia è durato un anno circa con la demolizione dell’edificio esistente, datato 1955, e ricostruzione a parità di volume.

“Questa nuova costruzione produce più energia di quella che consuma e innalza i livelli di comfort rispetto le abitazioni tradizionali – spiega l’architetto Stefano Piraccini, che ha coordinato il gruppo di progettazione dell’intervento -. È realizzata a secco con una struttura composta da pannelli di legno: materiale rinnovabile proveniente da foreste certificate, che permette una rapidità di costruzione. L’edificio non utilizza fonti combustibili, pertanto non emette in atmosfera sostanze inquinanti e polveri sottili, si riscalda con le fonti energetiche passive e produce energia elettrica tramite l’impianto fotovoltaico che alimenta gli elettrodomestici, la produzione di acqua calda sanitaria e tutta l’illuminazione è a led. Le temperature superficiali interne sono pressoché costanti. Viene inoltre recuperata la condensa prodotta dalle macchine di ventilazione controllata, unico impianto di climatizzazione dell’edificio, per produrre acqua demineralizzata a uso dei condomini, utile per i ferri da stiro”.

La casa amica dell’ambiente è anche amica del portafoglio. “L’edificio è suddiviso in 8 appartamenti di varie tipologie, già tutti affittati prima della fine del cantiere – spiega il proprietario dell’edificio Davide Zoffoli -. L’abbattimento dei costi energetici permette di avere canoni di locazione in linea con quelli di mercato e omnicomprensivi di tutte le spese: utenze, riscaldamento e anche il canone Rai. Inoltre la metà sono affitti a canone agevolato”.

Una casa che guarda a un futuro non troppo lontano: la direttiva europea 2010/31 prevede che dal 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano a energia quasi zero (per quelli pubblici la scadenza è anticipata di due anni).

“La ristrutturazione ha comportato un costo di un milione di euro circa, di cui il 35-40 per cento coperto dagli incentivi statali. C’è richiesta di acquisto per questo tipo di appartamenti, che al momento a Cesena non esistono”, sottolinea Zoffoli.

Francesca Siroli

Pubblicato giovedì 28 Aprile 2016 alle 00:02

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