Il vescovo Douglas visita San Giorgio e Bagnile

Continuando la visita nella Zona pastorale delle vie Cervese e Ravennate, monsignor Douglas Regattieri, dal 31 gennaio al 7 febbraio prossimi, saluterà la parrocchia di San Giorgio-Bagnile. Le due comunità, un tempo autonome, sorgono nella campagna cesenate (quartiere Cervese Nord), nel cuore dell’area della Centuriazione romana.

Il vescovo non a caso ha in programma un incontro proprio con l’Associazione Terre Centuriate Cesenati (Atcc) che si occupa della valorizzazione dell’area compresa tra i fiumi Savio, Pisciatello e Rubicone e il mare Adriatico. Ogni anno il sodalizio organizza, a Bagnile, la rievocazione del passaggio di Giulio Cesare nella Centuriazione romana cesenate. Anche “la caratteristica delle due antiche parrocchie è legata alla grandiosa pianificazione territoriale che va sotto il nome di Centuriazione e che risale al II o III secolo A.C. La regolare divisione in quadre con lato di 700 metri si nota percorrendo le strade che portano alla due chiese”, racconta Giancarlo Brighi, storico del territorio e presidente dell’Atcc.

In antichità San Giorgio e Bagnile appartenevano all’antica Pieve di San Pietro in Cerreto (vicino all’attuale Pontecucco) che venne soppressa nel 1520, “ma già da tempo poco frequentata, segno della presenza nei dintorni di altri centri di culto. Di sicuro all’atto della soppressione di San Pietro in Cerreto erano attive le chiese di San Giorgio e Bagnile”, specifica Brighi.

“Le due parrocchie hanno percorso due strade diverse, ma entrambe nel territorio di Cesena. San Giorgio subì un forte sviluppo agli inizi del ’900 e divenne progressivamente la frazione più importante del territorio nonostante la nascita delle parrocchie autonome di Pioppa e Calabrina”.

Nel settembre del 1999 le due parrocchie autonome sono soppresse e viene eretta la parrocchia di San Giorgio- Bagnile il cui territorio riunisce quello delle due ex parrocchie. Oggi le due comunità insieme fanno circa 3mila abitanti, con più di 2mila persone concentrate a San Giorgio. L’attività principale un tempo era l’agricoltura, ma sempre meno sono le persone dedite a questo mestiere, specialmente fra i giovani. In particolare San Giorgio ha visto lo sviluppo di piccole imprese artigianali e fabbriche.

Dal 31 ottobre 2014 guida la parrocchia don Rafael Rojas Villamizar, sacerdote sudamericano proveniente dalla cordigliera andina venezuelana. Fresco di nomina, dunque, don Rafael racconta di essere stato subito ben accolto nella nuova comunità. “Mi sento ben voluto. La gente parla con me, sento la fiducia di questa gente. È una comunità non grandissima, di periferia, ma molto attiva. Mi piace sottolineare che la Messa domenicale è molto partecipata, soprattutto da giovani e bambini”. “Il mio servizio qui parte dalla vocazione personale. Cerco di incontrare la gente, ogni persona della comunità, nessuno escluso. È una parrocchia molto impegnata che ha sempre bisogno della presenza del sacerdote”.

L’ambiente parrocchiale è piuttosto grande. Tra le opere principali spicca la scuola materna parrocchiale intitolata a don Augusto Vaienti, compianto parroco di San Giorgio e frequentata da un centinaio di bambini. È presente anche la scuola elementare “E. De Amicis”, e la media statale “A. Frank”. Le scuole sono dotate di una bella palestra a servizio della comunità. Inoltre, tra le opere parrocchiali è presente un centro catechistico con ampio salone utilizzato in maniera diversa a seconda delle occasioni: cene, compleanni, pranzi comunitari.

Tanti i gruppi che animano la vita parrocchiale, e non, della comunità. Il gruppo catechisti, per esempio, è formato da una ventina di persone di diverse età, dagli adulti agli aiuto-educatori della terza media. Il catechismo si svolge il sabato pomeriggio e coinvolge 150 bambini e ragazzi dalla seconda elementare alla prima media. Negli ultimi anni sta rifiorendo un gruppo di giovanissimi che, dalla terza media alla prima superiore, conta trenta ragazzi. Si incontrano settimanalmente il venerdì sera rafforzando il loro rapporto di amicizia e portando avanti un percorso di fede attraverso la preghiera, la riflessione, la condivisione. C’è poi un gruppo giovani formato da venti ragazzi delle superiori che si incontrano la domenica sera. Quest’anno stanno lavorando sul testo del cardinal Biffi “L’abc della fede”. In estate parteciperanno alla Gmg di Cracovia e per questo stanno preparando alcune attività di autofinanziamento.

A San Giorgio-Bagnile è ormai consolidata la presenza dell’Azione Cattolica che conta circa trenta aderenti tra adulti, giovani, giovanissimi e ragazzi. Per questi ultimi è presente anche l’Acr che si svolge il sabato pomeriggio grazie all’impegno di diversi educatori. Tra le diverse iniziative curate dall’Ac quest’anno sono stati proposti la recita natalizia e il momento di preghiera per la pace tutti i venerdì sera. Esiste anche un gruppo famiglie che si riunisce una domenica al mese, guidati dal diacono Antonio Foschi.

Tra le attività che coinvolgono giovani e ragazzi c’è il centro estivo, divenuto negli anni un vero e proprio pilastro della parrocchia San Giorgio-Bagnile. Si svolge da quasi trent’anni e ha la durata di un mese (da fine giugno a fine luglio); coinvolge più di cento ragazzi e trenta educatori. Altro momento molto atteso è il campo scuola che coinvolge ogni anno una sessantina di ragazzi dalla quarta elementare alla terza media.

In parrocchia è presente uno sportello Caritas, nato da volontari una quindicina di anni fa per ascoltare e assistere le persone in difficoltà presenti in parrocchia e nell’Unità pastorale che comprende anche Pioppa, Calabrina e Gattolino. La Caritas si sostiene principalmente con le offerte e il ricavato derivante da mercatini organizzati durante le feste parrocchiali. Assiste una ventina di famiglie. I servizi forniti vanno dalla consegna di alimenti una volta al mese donati dal Banco Alimentare, alla distribuzione di vestiario donato dai parrocchiani, fino all’ascolto degli assistiti nei locali parrocchiali.

A San Giorgio-Bagnile è inoltre presente un gruppo del Centro Volontari della Sofferenza. Si ritrovano tutti i giovedì per “verificare il proprio cammino spirituale e per organizzare al meglio il loro apostolato. Al giovedì si prega in modo particolare per tutti gli ammalati della nostra parrocchia”.

Le Messe vengono celebrate a Bagnile, la domenica alle 9 e il mercoledì alle 20,30; a San Giorgio la domenica alle 11, il sabato alle 18 (nei feriali alle 17). Ad animare le celebrazioni domenicali e le principali ricorrenze dell’anno liturgico è il coro parrocchiale composto da circa 25 elementi. Un servizio che nasce anche con lo spirito di rendere le Messe più partecipate con l’ausilio di strumenti musicali come tastiere, chitarre, flauti e piccoli strumenti ritmici.

La chiesa a San Giorgio è intitolata all’omonimo santo. Viene celebrata la festa parrocchiale dedicata alla Madonna la seconda domenica di settembre dove alle funzioni religiose si accostano anche quelle civili con momenti conviviali, giochi e animazione. La chiesa di Bagnile è invece intitolata ai santi Filippo e Giacomo apostoli, raffigurati nell’ancona lignea posta nell’abside della chiesa. “Esternamente la chiesa ha assunto l’attuale forma a seguito dei lavori di ricostruzione effettuati nell’anno 1905, su impulso dell’allora parroco don Giuseppe Mancini e si presenta a unica navata”. La festa paesana a Bagnile cade il primo fine settimana di settembre.

Michela Mosconi

Pubblicato giovedì 28 Gennaio 2016 alle 00:02

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