La ‘buona scuola’ di Manara Valgimigli
Domani a Bagno di Romagna si tiene un importante convegno dedicato a uno dei suoi figli più illustri.
“In questi tempi di riforma scolastica – spiega il sindaco Marco Baccini – e di renziana «buona scuola» è forse opportuno tornare a studiare e ad approfondire meglio il contributo dato alla riforma Gentile da Manara Valgimigli, filologo classico, traduttore e scrittore, ma anche grande uomo di scuola. Sotto questi auspici si apre, sabato 10 ottobre alle 9,30, presso il Palazzo del Capitano di Bagno di Romagna, il convegno, promosso dall’amministrazione comunale e dal Centro studi valgimigliani, dal titolo La «buona scuola» di Valgimigli”.
Filologi, politologi e studiosi della cultura e della scuola del Novecento (Marino Biondi, Giovanni Benedetto e Cosimo Ceccuti), si interrogheranno sull’idea di scuola di Manara Valgimigli, partendo da una rilettura del suo libro del 1924 La mia scuola, nel quale il grecista sampierano, allievo di Carducci, ma conquistato ben presto dalle idee pedagogiche di Giovanni Gentile e dalla filosofia di Benedetto Croce, racconta la sua esperienza di insegnante e analizza criticamente la scuola pregentiliana, aprendo alle novità dell’idealismo.
“Il momento più atteso della giornata – continua il sindaco – si avrà con l’assegnazione del premio «Manara Valgimigli», alla sua prima edizione, a Luciano Canfora, filologo, papirologo, storico delle letterature classiche e del pensiero politico antico, uno dei massimi studiosi contemporanei, che converserà con il pubblico presente sulle tematiche del convegno”.
Nel pomeriggio, dalle ore 15, seconda parte dell’appuntamento, con le relazioni del politologo sampierano Marco Valbruzzi e del direttore del Centro studi valgimigliani Roberto Greggi. Il convegno vedrà inoltre la presenza del Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini e dell’Assessore alla cultura Enrica Lazzari, insieme ai familiari di Giorgio Valgimigli, figlio di Manara. Per la chiusura dei lavori si attende un ricordo di Manara Valgimigli, scritto per l’occasione dal Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, che conobbe Valgimigli a Padova negli anni della sua giovinezza.