“San Giovanni” ora ha un’anima

di Francesco Zanotti

“Per stare in piedi bisogna stare in ginocchio”. Questa è una delle tante frasi celebri di don Oreste Benzi. Gliela abbiamo sentita ripetere infinite volte. Lui ci credeva fino in fondo. In ogni occasione, prima di qualsiasi appuntamento o di un incontro si iniziava con il Santo Rosario. E’ quello che è accaduto anche durante i giorni della Fiera di San Giovanni, a Cesena.

Non solo bancarelle, fischietti e dolci in centro città, ma un’oasi di silenzio e di preghiera intensa, intensissima. In mezzo al caos, agli schiamazzi, ai venditori ambulanti. Per i tanti che hanno varcato le porte della chiesa del Suffragio, all’angolo fra corso Mazzini e via Zeffirino Re, la sorpresa è stata di quelle ultrapositive. Davanti al Santissimo esposto per l’adorazione non stop di 100 ore proposta nei giorni della “Festa della famiglia diocesana” si sono alternate tantissime persone.

Si è trattato di una sorpresa assoluta per tutti, segno che quando le chiese sono aperte vengono poi anche frequentate. Segno che alberga nel cuore di tanti il desiderio di qualcosa di più Alto, uno slancio di Infinito che tocca anche Cesena, proprio nei giorni della festa più invadente.

“Vengo accanto a te, solo per un breve istante, per salutarti e andar via. Occorre così poco tempo per dirti che ti amo, così poco tempo per rinnovarti il dono di me stesso”. Questo è l’inizio di una preghiera stampata sul retro di un cartoncino consegnato a quanti si sono affacciati per l’adorazione non stop.

Una sosta salutare, rigenerante. Il silenzio si fa preghiera e ascolto, in un incontro autentico, vero, sincero. In una ricerca vicendevole. Lì, nell’ostia consacrata, c’è sempre Qualcuno che ci aspetta.

Pubblicato giovedì 25 Giugno 2015 alle 00:00

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