“Tu seguimi”
di Douglas Regattieri, vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina
“Dio ci sorprende sempre, rompe gli schemi, mette in crisi i nostri progetti e ci dice: fidati di me, non aver paura, lasciati sorprendere, esci da te stesso e seguimi!” (papa Francesco).
In queste parole, che ho scelto per gli auguri pasquali inviati a tante persone, papa Francesco ci sollecita a vivere in pienezza la prossima festa di Pasqua, assumendo gli stessi atteggiamenti che furono dei primi seguaci del Signore.
Fidati di me: come Giovanni, il discepolo amato che, dopo una corsa affannosa, giunse al sepolcro insieme a Pietro, entrò “e vide e credette” (Gv 20, 8). In quel ‘credette’ c’è tutta la fiducia e l’abbandono dell’apostolo al suo Signore. La fede è abbandonarsi a Qualcuno di cui ti fidi.
Non aver paura: come Maddalena e l’altra Maria che, andate al sepolcro il mattino di Pasqua, “furono scosse e rimasero come morte” (Mt 28,4) a causa di un terremoto e dell’apparizione di un angelo. Dopo un momento di smarrimento furono rasserenate dalle parole dell’angelo: “Non abbiate paura”. La fede è lasciarsi prendere dall’Amore che scaccia ogni paura.
Lasciati sorprendere: come Cleopa e l’altro discepolo, di cui non conosciamo il nome, che sulla strada verso Emmaus incontrarono il Risorto e lo riconobbero, con stupore, nello spezzare il pane (Cfr Lc 24, 30-31). Le sorprese di Dio non finiscono mai perché Lui non si stanca di venirci incontro. La fede è una sorpresa continua.
Esci da te stesso: come gli Undici che, chiusi nel cenacolo “per timore dei Giudei” (Gv 20,19), videro il Risorto che li invitò a uscire: “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi” (Gv 20,21). La fede è incontro che si fa missione.
Seguimi: come Pietro che risentì per la seconda volta quella parola:“Tu seguimi” (Gv 21, 22). Pietro dopo questa seconda chiamata, non tentennerà più e darà la sua vita per il Maestro. La fede è sequela coraggiosa di Cristo.
Auguri a tutti di una buona e santa Pasqua.