Sgarbi in visita ai “tesori” della Diocesi

Martedì 24 febbraio seconda tappa cesenate per Vittorio Sgarbi, il vulcanico mattatore che quando veste i panni di critico e storico d’arte stupisce per la preparazione e cattura per la vis dialettico-oratoria, con una curiositas davvero onnivora. Uscito soddisfatto e beato dalla Galleria dei dipinti antichi della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Cesena, si è fiondato nel salone di Palazzo Ghini, di recente tornato a gran lustro grazie a un importante intervento della medesima Fondazione. Incantato dalla qualità del restauro compiuto e dalla suggestione del ciclo pittorico di Giacomo Bolognini (1659-1737), Sgarbi ha particolarmente apprezzato i virtuosismi pittorici e i bagliori drammatici dell’artista bolognese.

Non ha poi mancato di visitare l’attigua chiesa di San Zenone, costruita nelle sue forme attuali negli anni 1764-’67 su progetto dell’architetto Pietro Carlo Borboni, autore di numerosi edifici sacri e opere civili nel territorio cesenate. Il critico ha ammirato tutti i dipinti murali all’interno della chiesa, risalenti agli anni 1767-’69 e opera del pittore Giuseppe Milani: soprattutto le scene della Vita di san Zenone. Non gli sono naturalmente sfuggite le decorazioni a stucco e le due statue del presbiterio, opera del plasticatore cesenate Francesco Calligari.

Marino Mengozzi
Direttore Ufficio Arte Sacra e beni culturali diocesi Cesena-Sarsina

Pubblicato venerdì 27 Febbraio 2015 alle 10:13

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