I funerali di Luca Cecchini: “Vivrai sempre in ognuno di noi”

Una bara bianca con un girasole portata a braccio da un gruppo di ragazzi in tenuta da motocross. È questa l’immagine che più rimarrà nella memoria delle oltre duemila persone che hanno partecipato ieri pomeriggio ai funerali di Luca Cecchini, il 27enne di Crocetta morto venerdì scorso in seguito a un incidente stradale nel faentino.

Le esequie si sono svolte presso il santuario del Santissimo Crocifisso di Longiano, ma la metà dei convenuti ha dovuto seguito il rito dall’esterno. A concelebrare la Messa c’erano don Alessandro Nava, parroco di Crocetta, fra Mirko Montaguti, guardiano dei frati di Longiano, fra Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, fra Giuseppino Sabbioni, fra Luca Morigi, fra Mauro Silva, padre Salvatore Lenzi, don Theodule Koutchoro, don Michael Giovannini, don Alessandro Forte e don Paolo Foschi.

L’omelia è stata tenuta da don Alessandro Nava. “Questo – ha detto il sacerdote – non deve essere un momento di separazione, ma di sconvolgimento del nostro rapporto con Luca, perché il nostro rapporto con lui ora è molto più profondo di quello che era prima. È la stessa comunione che legava Cristo risorto ai suoi discepoli. Gesù si allontana materialmente dai suoi, ma rimane più vivo e più presente di quello che poteva essere prima, perché dopo duemila anni è ancora Lui che guida la Chiesa”. “Noi – ha poi aggiunto – accompagniamo le reliquie del nostro fratello Luca, ma la storia di Luca non è finita. Continua ogni volta che ricordiamo che lui è presente e cammina con noi”.

All’offertorio sono stati portati all’altare anche il casco e la tuta da cross di Luca. Il momento è stato seguito da un lungo applauso.

Al termine della funzione, amici e conoscenti si sono susseguiti per un saluto. Anche fra Mirko Montaguti, rettore del Santuario, è intervenuto. “Siamo contenti – ha detto a nome dei frati – che Luca sia venuto qui a salutare i suoi amici, perché è in questo luogo che ha confidato alcune domande profonde che si portava nel cuore”. Ha poi letto un messaggio dell’ex guardiano, fra Fabio Mazzini, ora missionario in Cile.

Caro Luca – scrive fra Fabio dal Sud America – anche questa volta mi hai sorpreso, così come mi sorprendesti quando per due volte mi invitasti a uscire fuori con te: una sera per una birra sulle nostre colline e l’ultima volta, giù al mare, a Cesenatico. Erano per me momenti in cui avrei voluto dirti molte cose, ma poi mi accorgevo che la cosa più importante era ascoltarti e, a mia volta, rimanevo molto colpito del tuo ascolto e del tuo sguardo intenso mentre tentavo di rispondere alle domande che mi facevi. Erano i momenti nei quali veniva fuori la parte migliore, più bella, e forse più fragile di te. Quella parte che esternamente cercavi di nascondere sotto le apparenze di un duro, ma senza riuscirvi troppo, soprattutto di fronte a chi ti conosceva bene e sapeva leggere nel tuo giovane cuore inquieto. Anche in questo momento, caro Luca, vorrei dirti tante cose, ma ora le conosci già tutte. Il Signore ti accolga fra le sue braccia. E ricorda: la prossima volta tocca a me pagare la cena anche se, dove ci incontreremo, non ci sarà più bisogno di pagare”.

Al termine della Messa si è formato il corteo funebre che ha accompagnato la salma di Luca al cimitero di Massa, dove è avvenuta la tumulazione. Il feretro è stato seguito dagli amici di Luca in sella ai loro bolidi rombanti e da un cartellone con la scritta “Vivrai sempre dentro ognuno di noi”.

Matteo Venturi

fotogallery (foto di Matteo Venturi):

https://www.flickr.com/photos/corrierecesenate/sets/72157645476990408/

Pubblicato giovedì 24 Luglio 2014 alle 09:26

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