Gioco d’azzardo e pubblicità

Cominciamo col dire che sale scommesse, giochi d’azzardo e slot machine (macchinette mangiasoldi per capirci) in testa, non sembrano rappresentare il massimo del sano divertimento. Di questo se ne è accorta anche l’assemblea legislativa della nostra Regione che ha pensato bene di prevedere spazi ad hoc per queste “edificanti” attività a non meno di 500 metri da scuole, oratori, spazi sportivi o dedicati ai giovani. Molto bene dirà la maggior parte di voi, “di tante una fatta bene”, e anch’io sono d’accordo, se non fosse per quello che vedo passare da un anno in tutti i canali televisivi senza che alcuno non dico s’indigni, ma una riflessione la poteva proporre.

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Chi soffre è più della sua malattia

di Mauro Cozzoli*

La vicenda del piccolo Charlie, affetto da una grave malattia genetica, inquieta le coscienze e tocca i cuori. L’esito della sua vita è stata decisa per decreto della Corte europea dei diritti umani, cui si erano rivolti i genitori nella speranza di sovvertire la sentenza di tre Tribunali inglesi che autorizzavano i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra a cessare i trattamenti sanitari sul loro bambino. Attesa delusa perché la Corte europea ha confermato quella sentenza che decreta la morte del bambino.

Sentenza – è stato dichiarato – pronunciata nell’interesse del piccolo Charlie, per sottrarlo a sofferenze penose e a terapie inutili, e con esse a forme di accanimento terapeutico.

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Caso Charlie Gard: “Quando non c’è più nulla da fare, c’è ancora molto da fare”

di Adriano Pessina*

Viviamo in una società anestetizzata che non sa ascoltare e il linguaggio della sofferenza e del dolore che ha animato i genitori di Charlie e lo contrappone frettolosamente a quello dell’amore. Eppure c’è molto amore nel desiderio di custodire il proprio figlio malgrado la malattia, la diagnosi avversa, la competenza clinica, l’acribia dei giudici. Spenta la vita del piccolo Charlie, si spegneranno i riflettori: non spegniamo l’inquieta domanda della coscienza che ci chiede se sappiamo ancora dare un senso alla cura nell’epoca della tecnologia

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Aneddoti e tradizioni: E Mazapegul, chi è costui?

Chi non ha mai invocato “E Mazapegul” in occasione di incubi notturni? In molti documenti è ricordata la convinzione che un folletto dispettoso, chiamato Mazzapegolo, potesse provocare incubi notturni, con sensazione di soffocamento e oppressione toracica.

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L’astensionismo rivela la perdita dell’appartenenza alla comunità

di William Casanova

Domenica 11 giugno si è registrato un altro calo consistente degli elettori che si erano presentati alle urne per le elezioni amministrative precedenti (dal 68,1 per cento al 61,5 per cento). E un ulteriore preoccupante calo si è verificato anche domenica scorsa in occasione dei ballottaggi per i sindaci. Si tratta, come rileva un’analisi dell’Istituto Cattaneo, di un trend di lungo periodo che non è uguale per tutta l’Italia. Negli ultimi 25 anni c’è stata una netta inversione di tendenza: se all’inizio degli anni ‘90 le regioni con una maggiore partecipazione elettorale erano quelle del centro-nord, oggi sono quelle del centro e del sud a mostrare una maggiore affluenza.

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Non si può dare per carità…

di Francesco Zanotti

“Non si può dare per carità ciò che è dovuto per giustizia”. È una frase che ripeteva spesso don Oreste Benzi, fondatore della Papa Giovanni XXIII. La diceva in tutti i contesti possibili. Non aveva alcun timore. Lo chiamavano a parlare, ma non per questo faceva sconti a qualcuno.

Inutile farsi belli per un gesto di carità. Prima di tutto siamo chiamati a operare per la giustizia e l’equità.

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San Giovanni e il segreto dell’acqua miracolosa

Sabato prossimo, 24 giugno, è la festa di San Giovanni, santo patrono della nostra città, e tutti si preoccuperanno di raccontarvi le curiosità e le tradizioni ad essa legate.

Vi parleranno di streghe, lavanda, aglio, noci e i più informati vi spiegheranno come utilizzare a scopo terapeutico la portentosa rugiada della mattina del 24 giugno: noi tutto questo ve l’abbiamo già raccontato.

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La radicalità del Vangelo

di Francesco Zanotti

“Che anche io prenda esempio da questo bravo prete”. Lo ha detto a braccio martedì scorso papa Francesco al termine del discorso pronunciato a Barbiana (Firenze) dopo aver pregato sulla tomba di don Lorenzo Milani, il priore morto 50 anni fa e che tanto fece discutere nei suoi anni di impegno educativo accanto agli ultimi.

Poi un bigliettino scritto dal Papa lo stesso giorno, il cui testo è stato diffuso dalla sala stampa vaticana: “Ringrazio il Signore per averci dato Sacerdoti come don Milani”.

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Cittadini responsabili

di Francesco Zanotti

È stato un voto amministrativo quasi dimezzato. Non si può ragionare sull’esito delle urne senza tener conto che solo sei elettori su dieci si sono recati ai seggi. Addirittura a Longiano, unico nostro comune in cui si rinnovava l’amministrazione, la percentuale è scesa al 50,04 per cento dei votanti. Cinque anni fa era stata del 67,13.

Un calo vertiginoso, tenendo conto che si è realizzato in Romagna dove di solito, e per tradizione, c’è molta affezione verso l’espressione di voto.

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In Etiopia, la solidarietà dei cesenati promossa dall’instancabile Bruno Fusconi

Carissimo direttore,
ho una bella notizia da condividere con i lettori del Corriere Cesenate. Riguarda un sacerdote etiope, abba Siiù. E’ un mio carissimo amico. L’ho conosciuto vent’anni fa quando era seminarista e io in quel periodo aiutavo il cesenate padre Tarcisio Rossi.

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