“Il cammino di Santiago è come il percorso di una vita”

RUBICONE – Impresa di tre pensionati di Montiano. Pellegrini al santuario di Santiago di Compostela, hanno percorso a piedi circa mille chilometri in quattro settimane.

Si tratta di Alessandro D’Altri, 61 anni, Egisto Bocchini, 62 anni, e Patrizio Pasini, 63 anni. Sono partiti il 3 giugno scorso da Saint- Jean-Pied-de-Port, in Francia (che hanno raggiunto in aereo da Bologna) per arrivare a Santiago, in Spagna, il 30 giugno. In luglio sono tornati a Montiano. L’intenzione è quella di ripetere l’impresa, percorrendo un cammino alternativo.

“Siamo tre amici a cui piace camminare – spiega, a nome dei tre, Alessandro D’Altri, che è anche il presidente della Pro loco montianese -. Avevamo in mente da tempo di compiere questa impresa. Aspettavamo che fossimo tutti in pensione e in piena salute. Abbiamo iniziato ad allenarci lo scorso ottobre, compiendo lunghe camminate nel territorio”.

Prosegue D’Altri: “Siamo partiti con un bagaglio di circa 11 chili sulle spalle e abbiamo percorso 799 chilometri certificati – 1.000 effettivi. Abbiamo vissuto momenti di dubbio e sofferenza e altri di festa. Il tratto più deprimente è stato quello della “Calzada romana”, 24 chilometri di strada sterrata senza incontrare una casa”.

D’Altri paragona il cammino per Santiago al cammino della vita: “Abbiamo percorso strade più facili e altre più faticose. Abbiamo incontrato tante persone che stavano percorrendo i nostri stessi passi. In particolare, è stato gratificante aiutare due ragazze in difficoltà in salita e una in discesa”.

La vista della cattedrale che, secondo la tradizione, custodisce la tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore, dopo tanto camminare, è stata per i tre pellegrini motivo di sollievo: “Per riuscire nell’impresa è molto importante convincersi mentalmente di farcela”.

All’interno della cattedrale, ad attirare particolarmente l’attenzione dei tre, è stato il cosiddetto “botafumeiro”, l’incensiere più grande al mondo (1,60 metri di grandezza per oltre 70 chili di peso). Viene issato e fatto oscillare da alcune persone durante celebrazioni particolari. “È molto suggestivo – spiega D’Altri – anche se attualmente compie una traiettoria ridotta a causa di lavori in corso nella navata”.

Per i tre montianesi l’esperienza non resterà isolata. Fa sapere D’Altri: “Siamo arrivati a Santiago percorrendo il cammino francese. L’intenzione è quella di tornarci l’anno prossimo attraverso il cosiddetto cammino portoghese”.

Matteo Venturi

Pubblicato giovedì 31 Agosto 2017 alle 00:01

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