Festa diocesana del lavoro all’ospedale “Bufalini”

Sabato 29 aprile la Diocesi celebra la festa del lavoro presso l’ospedale “Maurizio Bufalini” di Cesena.

È un evento inserito nel calendario pastorale diocesano che, organizzato dalla Commissione Gaudium et Spes per i problemi sociali, il lavoro, la giustizia, la pace e la custodia del Creato, è rivolto a tutti. Tutti, infatti, con il nostro lavoro siamo chiamati, come ci ricorda la Dottrina Sociale della Chiesa, a partecipare “dell’arte e della saggezza divina”, a “rendere più bello il Creato”, a “suscitare quelle energie sociali e comunitarie che alimentano il bene comune a vantaggio soprattutto dei più bisognosi”.

Desideriamo allora rendere grazie di questo a Colui che ne è l’autore. E lo faremo con una celebrazione liturgica presieduta dal nostro vescovo in un luogo di lavoro molto speciale: l’ospedale. L’ospedale, luogo di incontro con la fragilità umana, ambito sviluppato in questo anno pastorale, ma anche luogo in cui l’esperienza della fragilità fa nascere gli interrogativi più veri e profondi dell’esistenza umana. Sarà una occasione per metterci in ascolto di questo “mondo”, grazie ad alcune testimonianze di operatori sanitari che precederanno l’inizio della Messa animata da un coro di medici e infermieri.

Loderemo, quindi, il Signore perché “tanti operatori sanitari con scienza e coscienza vivono il loro lavoro come una missione, ministri della vita e partecipi dell’amore effusivo di Dio creatore; le loro mani toccano ogni giorno la carne sofferente di Cristo, e questo è un grande onore e una grave responsabilità”, come ha affermato recentemente papa Francesco in un discorso ai partecipanti a un incontro promosso dalla Commissione Carità e Salute della Cei.

Festeggiare il lavoro vuole anche essere un’occasione per tutti per educarci al senso del lavoro e della festa. Per ricordarci che la festa è un’invenzione di Dio, è uno sguardo amorevole e grato sul lavoro ben fatto, utilizzando immagini che il Santo Padre ha ripreso dalla conclusione del racconto della creazione nel Libro della Genesi.

Celebrare la festa del lavoro con l’Eucarestia, fonte e culmine di tutta la vita cristiana, vuol dire riconoscere che è la presenza di Cristo, il suo amore, il suo sacrificio, il suo farci comunità, il suo stare con noi a dare un senso pieno alla realtà del lavoro e alla costruzione di una società solidale, giusta e fraterna. L’Esortazione apostolica Evangelii gaudium ci ha ricordato che “evangelizzare è rendere presente nel mondo il regno di Dio (…). Se la dimensione sociale dell’evangelizzazione non viene debitamente esplicitata, si corre sempre il rischio di sfigurare il significato autentico e integrale della missione evangelizzatrice” (n. 176).

Come ci richiedono quindi papa Francesco e il nostro vescovo nelle linee pastorali 2016-2017, vogliamo essere espressione di una Chiesa in uscita, in stato permanente di missione in tutti i campi, anche nel sociale, che abita nelle varie fragilità della natura e della condizione umana.

Marco Castagnoli

Pubblicato giovedì 27 Aprile 2017 alle 00:02

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