Il vescovo Douglas nella parrocchia di Bagnarola

Nell’ultima tappa della Visita pastorale nella zona del Mare il vescovo Douglas si recherà presso la comunità di Bagnarola.

La frazione si trova nel territorio di Cesenatico e sorge sulle rive del torrente Pisciatello. L’abitato si sviluppa sulla strada che collega Cesena a Cesenatico. Confina con Macerone (Cesena) in direzione monte e con Villalta, in direzione mare.

Bagnarola conta 1660 abitanti, “anche se ci sono nuovi insediamenti non ancora completati. A livello urbanistico, quindi, ci potrebbe essere un ulteriore ampliamento della popolazione”, spiega don Giovanni Barduzzi che a Bagnarola presta servizio come parroco dall’ottobre 2012, anno in cui il vescovo Douglas la unì a Villalta nella stessa unità parrocchiale.

“La gente qui è in gran parte occupata nelle attività agricole e nel lavoro dipendente – spiega don Giovanni -. Esiste, all’interno dell’abitato, una piccola area artigianale. È più ridotta rispetto a quella di Villalta, ma è molto vivace e variegata. Si va da alcune grandi imprese metalmeccaniche a piccole aziende alimentari”. L’influsso del turismo è meno influente rispetto alla vicina frazione di Villalta, “ma ci sono persone impiegate in quel settore come imprenditori o esercenti, o come lavoratori stagionali”.

Se a Villalta è presente una scuola elementare frequentata dai bambini di Bagnarola, qui è attiva una Scuola dell’infanzia che serve anche i bambini di Villalta. Inoltre, continua il parroco, “è presente una sorta di nido ‘familiare’ presso una casa privata che accoglie sette bambini dagli otto mesi a un anno”.

In paese esistono alcune associazioni di volontariato che si distinguono per l’impegno a favore degli anziani. “Si tratta delle associazioni ‘L’albero della vita’ e ‘12 stelle’ – racconta don Barduzzi -. Entrambe hanno sede in un unico stabile di proprietà del Comune. Accolgono gli anziani a cui dedicano attività ricreative, motorie o legate a ginnastica per la mente”.

Nell’ambito aggregativo opera anche una compagnia teatrale parrocchiale nata spontaneamente e che si diletta in alcune rappresentazioni dialettali.

È attivo il gruppo sportivo Granata, “società cresciuta notevolmente negli ultimi anni con più di 150 ragazzi iscritti che possono scegliere tra diverse discipline, dal calcio (dal settore dei pulcini fino allea prima squadra) alla pallavolo, alla ginnastica, al fitness. La società ha in gestione il campo sportivo e la palestra”.

La parrocchia è intitolata ai Santi Filippo e Giacomo, con venerazione per la Madonna del Buon Consiglio.

Il primo insediamento religioso fu nel 1870 quando a Bagnarola sorse un oratorio- cappella di proprietà della famiglia Altieri, grandi proprietari terrieri della zona.

Il primo parroco fu don Ercole Fiori nel 1901 che a Bagnarola si distinse per il suo attivismo. Insieme a don Ercole Mancini favorì anche la nascita della Cassa rurale di Macerone grazie alla quale potè svilupparsi la fornace Sacchetti.

La nuova chiesa venne realizzata attorno al 1961 grazie all’intraprendenza di don Giuseppe Canducci e su progetto dell’architetto Ilario Fioravanti. Venne consacrata il 4 novembre 1964. La nuova canonica risale agli anni 2000.

Tra le opere parrocchiali a Bagnarola è attivo un circolo Acli dato in gestione a volontari e, svela il parroco, “molto attivo e con una buona affluenza di soci”. Dietro la chiesa c’è un regolare campo da calcio in erba e un campo da pallavolo in cemento.

Nella canonica trovano posto sale parrocchiali utilizzate per il catechismo e altre attività ricreative. All’interno della struttura ha un suo spazio anche la Caritas parrocchiale. È collegata a quella di Cesenatico e svolge un prezioso servizio mensa a cui si rivolgono una ventina di persone dal lunedì al venerdì. I pasti, serviti nei locali dell’associazione “12 stelle”, sono offerti dal Gruppo Trevi di Cesena.

La Caritas porta avanti, inoltre, un’attività di assistenza per circa 20 famiglie e che si sviluppa con la distribuzione di beni alimentari, vestiti e altri servizi come quello del primo ascolto, “in un rapporto costante con gli assistenti sociali del Comune”, sottolinea don Giovanni.

In parrocchia è molto attiva l’Azione cattolica, specie nella sezione ‘giovanissimi’ che raccoglie anche ragazzi da Villalta. Il catechismo viene proposto dalla prima elementare e coinvolge 150 fra bambini e ragazzi.

Esiste a Bagnarola un gruppo famiglie, “una bella realtà. Si incontra mensilmente e ci sono alcune coppie responsabili”, spiega don Giovanni che aggiunge: “in questo cammino si vuole creare anche uno spazio di confronto con coppie conviventi o in situazioni matrimoniali difficili”.

Don Giovanni sta cercando di valorizzare la festa patronale dei Santi Filippo e Giacomo, il 3 maggio, attraverso la celebrazione della Messa e creando “momenti sentiti dalla popolazione”. Da un paio di anni, la terza domenica di maggio, si svolge una processione con la statua della Madonna per le vie del paese.

Molto partecipata è la festa della parrocchia che si tiene la terza domenica di ottobre. Ha radici lontane. Pare che la data venne scelta da don Ercole Fiori in quanto la gente, che all’epoca viveva prevalentemente del lavoro della campagna, era libera dal lavoro dopo solo dopo il mese di settembre.

“Ci sono incontri di preparazione per tutta la settimana antecedente – dice don Giovanni -. Viene organizzata una processione per le vie del paese. Il clou si raggiunge nel fine settimana. Agli eventi religiosi abbiniamo sempre momenti di festa con stand gastronomici e musica”.

A Bagnarola don Giovanni, nel suo servizio, è aiutato dal diacono di Villalta, Riccardo Paolucci, e può contare sull’opera di cinque Ministri straordinari dell’Eucarestia.

Michela Mosconi

Pubblicato giovedì 23 Marzo 2017 alle 00:02

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