C’erano una volta le colonie estive

Oggi sono simbolo di degrado e abbandono. Proposte per valorizzarle

CESENATICO – Gli alunni delle classi terze dell’Istituto tecnico economico di Cesenatico hanno presentato nei giorni scorsi un progetto sull’offerta turistica della città e alcune proposte per il futuro. Fra queste, l’idea di riqualificare per fini turistici le ex colonie, nate nell’800, rinvigorite dal fascismo e ora scheletri di grandi edifici.

Come convertire quelle dismesse a nuova vita? Al momento, le ex colonie di Ponente – 38 dal canale di Zadina a via Cavour – sono ferme con le quattro frecce.

Nel 2015 l’amministrazione Buda sottoscrisse un accordo preliminare con alcune società private per mettere insieme 13 colonie da via Cavour a via Magellano – il cosiddetto “ambito 1” – da trasformare in alberghi, residence e appartamenti. Sono in mano a società private.

Il Comune mette in gioco piazza Marco Polo e l’area delle ex serre comunali per parcheggi. Il progetto prevede la realizzazione di un parco costeggiato da una pista ciclopedonale e la realizzazione di una duna per la protezione dalle mareggiate.

Più complessa la situazione degli “ambiti “2” e “3”, che vanno da via Magellano al canale di Zadina, dal momento che le posizioni dei privati sono meno concordi.

“Stiamo lavorando con gli uffici preposti per valutare le soluzioni migliori”, ha fatto sapere il sindaco Matteo Gozzoli. In prospettiva ci sono la ristrutturazione e la riqualificazione dell’area. L’idea di fondo è di rendere la destinazione degli ambiti “2” e “3” più ricettiva dell’ambito “1”.

La Regione propone inoltre di prolungare la duna per la difesa dalle mareggiate. Per Gozzoli l’obiettivo principale è quello di “evitare di farne un’area residenziale”.

Matteo Venturi

Pubblicato giovedì 23 Marzo 2017 alle 00:01

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