Rocca Malatestiana tra critiche e successi

CESENA – Scintille tra Aidoru, l’associazione che dal 2012 gestisce la Rocca Malatestiana, e l’Amministrazione comunale. La diatriba è nel mancato rinnovo della convenzione a pochi mesi dalla scadenza, il 31 maggio: il Comune, infatti, intende far uscire un nuovo avviso, la prossima primavera, per la conduzione della fortezza simbolo della città.

“Aidoru si è sicuramente impegnata per il perseguimento degli obiettivi posti, ma riteniamo fare un nuovo bando in quanto è necessario intervenire sulla convenzione per migliorare ulteriormente la gestione – spiega l’assessore alla cultura e alla promozione Christian Castorri -. Il rinnovo di altri cinque anni, stante la convenzione vigente, sarebbe infatti possibile solo confermando le condizioni attuali”. Contrariamente al bando attuale, che ha una gestione in completo autofinanziamento, quello futuro prevederà invece un contributo pubblico di 20mila euro circa.

“Già da tempo abbiamo depositato la richiesta ufficiale di rinnovo della convenzione, corredata da un progetto di ampliamento degli orari di apertura e di ulteriore sviluppo delle potenzialità della Rocca, in sinergia con la Biblioteca Malatestiana”, informa l’associazione guidata da Dario Giovannini. ’Rocca bene comune’ è il leit motiv che ha caratterizzato i quasi cinque anni di gestione della Rocca da parte di Aidoru in collaborazione con Viaterrea. E i risultati non si sono fatti attendere. “Il bando imponeva un’apertura di 21 ore a settimana, che noi abbiamo portato a oltre 50 ore fino ad arrivare a oltre 60 in alta stagione – prosegue -. La nostra gestione ha portato, tra gli altri, a una maggiore fruizione e valorizzazione degli spazi della fortezza attraverso eventi e attività di natura turistica, sociale, sportiva, ricreativa, storicodidattica e culturale rivolti a cittadini e visitatori. In questi anni si è riscontrato un boom di partecipazione e all’esplosione dell’appeal del sito turistico e della città”.

Ma non sono mancante le criticità, come le lamentele dei turisti che, arrampicandosi sul colle Garampo nelle ore mattutine, trovavano il portone sbarrato. “Certo la gestione può essere migliorata – evidenzia – ma questo può essere possibile solo attraverso un periodo di continuità progettuale. Per un progetto ambizioso è necessaria anche la totale partecipazione del Comune, che a volte è venuta a mancare, che renda più accogliente e accessibile il parco della Rimembranza e la Rocca stessa”. Sotto il profilo occupazionale, Aidoru è riuscita a dare lavoro a 9 persone, 3 delle quali a tempo pieno e indeterminato grazie al Jobs Act.

L’associazione ha inoltre lamentato, dopo un sopralluogo effettuato dai tecnici comunali la scorsa estate, che “la corte interna risulterebbe non essere a norma per accogliere grandi flussi di pubblico in occasione, ad esempio, di concerti”. Su questo punto l’assessore Castorri replica: “La Rocca è a norma per accogliere eventi di pubblico spettacolo nel limite massimo di 792 persone. Ma di volta in volta si rende necessario un approfondimento rispetto alla tipologia e alle caratteristiche dell’evento proposto”.

Francesca Siroli

Pubblicato giovedì 1 Dicembre 2016 alle 00:02

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