Attenzione alle tante feste di Halloween. Il resto, comunque, dipende dalla nostra testimonianza

Caro direttore,
questo è un periodo di diversioni, visto che il sistema-mondo ce lo ha fatto credere. Esso si presta a gioire e a godere di una festa tra amici, a partecipare a una gara di travestimento, in streghe, fantasmi, folletti, che in questa notte bussano alle porte di persone sconosciute, chiedono dolci e… dicendo Trick o Treat (dolcetto o scherzetto). I più audaci visitano case incantate, altri vedono film di terrore e altri visitano a mezzanotte cimiteri o riunioni spiritiche con l’intenzione di contattare gli spiriti dei morti.

Le scuole statali stanno diventando dei grandi promotori. Ci sono in questo periodo alcune case o negozi decorati con streghe, zucche con un viso raffigurato da scheletri. Tutto questo suona come qualcosa di divertente e senza alcuna conseguenza, vero?

Però esiste il lato oscuro di Halloween che noi dobbiamo conoscere. Leggo, dalla lettera di san Paolo agli Efesini, 5,11: “Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; ma piuttosto condannatele apertamente”. Non tutto ciò che brilla è oro.

Halloween è una festa di carattere religioso e mistico, ma non cristiano, la cui origine risale ai popoli celtici. La parola “Halloween, All Hallow’es Eve”, traduzione: vigilia di Ognissanti, e siamo tentati d’associare questa usanza alla tradizione cristiana. In realtà le origini di Halloween sono completamente pagane e non hanno nessun rapporto con questa tradizione religiosa. Quello che realmente questa parola significa è “Sia satana rivestito o innalzato”.

Dio parla molto chiaramente che le cose del diavolo e quelle che sono di Dio non hanno nulla in comune e non si possono fare insieme. (…)

Nel calendario cristiano l’1 e il 2 novembre sono giorni in cui si rimarca la via alla santità (col passo evangelico delle Beatitudini) e si professa la convinzione della vita oltre la morte grazie a Cristo risorto. Passino innocenti carnevalate e ben vengano lodevoli giornate di animazione dedicate ai bambini, ma diamo ai celti quello che è dei celti e a Dio quello che è di Dio.

Grazie per l’ospitalità.
Sergio Giampreti

Carissimo Giampreti,
sono d’accordo con lei nel tenere desta l’attenzione sui pericoli derivanti da un invadente spirito magico che nulla ha in comune con la nostra fede. A suo tempo don Oreste Benzi metteva ben in guardia dalle feste di Halloween.

Ed è vero anche che il regno di Dio e quello del diavolo quasi si toccano, come diceva il cardinale Newman, a voler dimostrare quanto occorra stare attenti visti i pericoli striscianti.

In ogni caso, non esagererei. Le segnalo la proposta che viene da un paese della zona del Rubicone e che può leggere a pagina 16 dell’edizione cartacea di questa settimana. “Halloween, no grazie. A Longiano vincono i santi”. Ecco a cosa siamo chiamati: a metterci in campo per primi, ad agire con la nostra vita. A proporre esperienze attraenti che facciano dire: guarda che bello. Anch’io voglio essere dei loro. È il fascino irresistibile dell’esperienza cristiana. Il resto, poi, non ci deve spaventare, convinti che “le porte degli inferi non prevarranno” (Mt 16,18).

Cordialità.
Francesco Zanotti
zanotti@corrierecesenate.it

Pubblicato giovedì 27 Ottobre 2016 alle 00:01

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