“Museo della città”, progetto auspicabile?

CESENA – Che fine ha fatto il ’Museo della città’ previsto negli spazi dell’ex convento di Sant’Agostino? A riaccendere l’attenzione sull’ambizioso progetto pensato per accogliere in un unico luogo tutti i tesori cittadini è il comitato ’Cesenati per Cesena’, la formazione politica che fa capo al leader nazionale Giuseppe Civati.

È stato proprio quest’ultimo a consegnare, da parte del gruppo cesenate, una lettera al ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, sollecitando un suo intervento in merito.

L’idea di realizzare il museo nel convento ultracentenario posto accanto alla chiesa di Sant’Agostino, di proprietà comunale, è stata lanciata negli anni Ottanta, a cui sono seguiti i primi progetti nel decennio successivo.

Più di recente, nel 2008 la Facoltà di Architettura di Cesena ha sviluppato uno studio di restauro e recupero funzionale della struttura. Ma da allora, nessun altro passo avanti è stato fatto e il progetto è stato al momento accantonato.

“Temiamo non ci sia la volontà politica di affrontare la questione con decisione e forza, ma che si svoglia, al massimo, cercare un compromesso al ribasso. Crediamo invece che questo sia un tema fondamentale per la città – afferma il referente Massimiliano Rocchi -. Eppure in altre città romagnole è già stato attuato un progetto di valorizzazione culturale, sia tramite la costituzione di importanti musei, come il san Domenico a Forlì, il Mar a Ravenna e il Museo della città a Rimini, che tramite un sistema museale e culturale organico”.

Il ’Museo della città’ a Sant’Agostino è destinato, nelle intenzioni, a riunire le opere sparse nei piccoli e mal organizzati musei cittadini, quelli accatastate nei depositi e quelle esposte in musei di altre città ma provenienti dal territorio locale, ma anche ad accogliere le opere di importanti artisti cesenati moderni e contemporanei, come Ilario Fioravanti, Alberto Sughi, Giovanni Cappelli, Luciano Caldari, Guido Guidi, Leonardo Lucchi.

Il comitato ‘Cesenati per Cesena’ è attivo su questo fronte da quasi un anno: oltre all’assessore alla cultura del Comune Christian Castorri, è stato interpellato anche il direttore del Polo museale dell’Emilia Romagna. Confronti che, a oggi, “non hanno portato effettivamente a sbloccare la situazione”, sottolinea Rocchi.

Fs

Pubblicato giovedì 20 Ottobre 2016 alle 00:02

Trattandosi di un vecchio articolo non è più possibile commentare.

Brevi quotidiane

Ultimi articoli

Ultimi interventi

Parole di Vita

Archivio Documenti