Pulire il lago di Quarto? Intervento possibile

VALLE SAVIO – La pulizia del lago? Si può fare. Ne sono convinti i promotori del comitato cittadino creatosi attorno al lago di Quarto. “Dilaghiamo – Quarto un lago per la Romagna” si è costituito lo scorso mese di maggio e sta portando avanti, in maniera sempre più serrata, incontri e momenti di sensibilizzazione nel territorio a favore della valorizzazione del bacino lacustre.

Una iniziativa che parte ’dal basso’, da chi attorno a quel lago, o quel che ne è rimasto, è nato e cresciuto. “Le persone che vivono qui devono farsene custodi e garanti. C’è una bellezza nel territorio che deve essere testimoniata. Chi, se non coloro che lo abitano, se ne deve fare promotore?”, spiega Giuseppe Satanassi, di Quarto, uno dei primi sottoscrittori del comitato.

Il sodalizio aveva già manifestato il supporto al progetto che l’Amministrazione comunale di Sarsina aveva presentato lo scorso maggio, “La ciclovia dei Romei”, per accedere a fondi europei destinati a migliorare la fruibilità dell’area umida e a valorizzare l’area sfruttandone le potenzialità turistiche, compresa la costituzione di un piccolo lago artificiale.

Oltre a questo, “non vogliamo precluderci l’idea di portare avanti soluzioni per mettere in pulizia almeno una parte del lago”. L’area individuata potrebbe essere, per esempio, quella che si estende dalla zona antistante il bar Pineta, adesso ricoperta di fango e canne, fino alla zona nei pressi dello svincolo della E45.

“Pulire questa parte significherebbe anche poterla convertire in attività utili e sostenibili come le coltivazioni lacustri di tè o riso, la pesca, la realizzazione di laboratori e percorsi tematici. Renderla produttiva e attrattiva in chiave ecologica e culturale”.

Una operazione che potrebbe avvenire “grazie anche alla rete, penso all’attività del crowfunding, o a raccolta fondi da terzi a sostegno delle finalità espresse dal comitato”. Il tutto previa costituzione del comitato come ente con personalità giuridica. “Sarà uno dei prossimi passi”.

Il comitato cittadino pro lago (che si è dotato anche di un sito internet www.dilaghiamo.it) intende anche capire le problematicità che fino adesso hanno frenato azioni di pulizia dell’invaso, come una presunta tossicità del limo. “Chiediamo controanalisi. E capire, se non lo fosse, come poterlo utilizzare”.

Sempre attuale, poi, il tema dello slagamento, l’apertura delle paratoie, nei periodi di piena, permetterebbe di portarlo via. “Non si effettua più da qualche anno, eppure ci pare uno strumento a disposizione per ritardare l’imminente e totale riempimento del bacino”.

Michela Mosconi

Pubblicato giovedì 15 Settembre 2016 alle 00:01

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