Scuole e degrado: al “Pascal” ritornano i ladri, al “Cubo” un parcheggio terra di nessuno

CESENA – Ancora furti all’Itt “Blaise Pascal” di Cesena. Nonostante gli appelli della scorsa primavera e anche la scelta del dirigente scolastico Francesco Postiglione di presidiare la scuola di notte per scongiurare ulteriori intrusioni alcuni delinquenti, qualche settimana fa, sono tornati a far visita ai corridoi del piano terra del Pascal.

“Hanno rubato, come negli altri casi – dice Postiglione – pochi spiccioli (le macchinette del bar erano ovviamente poco cariche vista la fine dell’attività didattica) e hanno soprattutto fatto puro vandalismo, svuotando estintori e distruggendo una macchina con un sasso. Abbiamo consegnato alla polizia il dvd con le riprese delle telecamere che dopo i primi furti di aprile-maggio avevamo fatto installare”. Non si rassegna il dirigente, ma attualmente non sa quali altre soluzioni mettere in campo per evitare ulteriori scorribande notturne.

“Anche la strategia di fare personalmente la guardia notturna è stata usata. Considerando, ovviamente, che non può essere reiterata nel tempo, direi che non so cos’altro inventarmi. Credo che nessuno possa dire che al Pascal la scuola non abbia fatto tutto il possibile: telecamere, sensori di allarme ex novo installati nei corridoi, puntate notturne del dirigente. Oltre alla segnalazione puntuale e ripetuta alle autorità di competenza”.

Ad oggi alcuni punti critici della sicurezza notturna del Pascal non sono ancora stati risolti e si confida sul fatto che si possano trovare presto delle soluzioni. “La nostra scuola è spesso al centro di furti – sottolinea Postiglione – perchè c’è un viale di uscita, dà su via Plauto, che è al buio da due anni. La barra d’ingresso è rotta, e quindi quando il cancello esterno è aperto (e resta aperto fino alle 21 per le attività di volley), può entrare chiunque negli spazi giardino della scuola e non essere visto a causa dell’estrema oscurità. Se poi il cancello viene lasciato aperto anche nelle ore notturne, come personalmente mi è capitato di verificare durante le mie “ronde” (lasciato aperto dal volleyclub, o dalla ditta che fa le pulizie, o dai collaboratori scolastici e custodi del corso serale delle altre scuole) è un bell’invito a entrare e a devastare. La nostra scuola è vicina al cavalcavia della stazione, che come è noto è luogo di incontri tra spacciatori e consumatori di droghe. Ho saputo dal questore che sono proprio questi soggetti quelli che hanno compiuto nei mesi scorsi gli atti di furto e intrusione a scuola”.

L’Itt Pascal non è l’unico istituto nel mirino di vandali e tossici. È della scorsa settimana la denuncia del preside del Liceo Monti Giancarlo Domenichini che già tre anni fa sulle colonne del Corriere Cesenate aveva descritto la situazione di grave degrado in cui versa l’area del Cubo sede del Liceo e dell’Istituto tecnico per Geometri.

“Il problema è sorto con l’apertura del ristorante American Graffiti che ha generato uno spostamento di tutte quelle persone che un tempo bivaccavano nei giardini limitrofi a piazza Moro, trasferitisi proprio sotto di noi nel parcheggio pubblico del Cubo (parcheggio Sanguinetti) o sulle scale antincendio dove stazionano per lo più in estate. Qui in questi anni abbiamo trovato di tutto: escrementi, bottiglie, tracce di uso di stupefacenti. Ogni mattina, durante l’anno scolastico, per mantenere il decoro, la pulizia e soprattutto l’efficienza delle scale di sicurezza parte del nostro personale è impegnato su questi spazi nei porticati”.

Davanti a un tale quadro il sindaco di Cesena Paolo Lucchi ha avanzato la proposta di chiudere il parcheggio Sanguinetti scatenando molte polemiche fra l’opposizione che intravede in questa ipotesi una “non soluzione” al problema e invita a tenere aperto il parcheggio, adottando delle misure di sicurezza.

“Spero – conclude Domenichini – che si tratti di un provvedimento temporaneo: il parcheggio nelle mattinate d’inverno è sfruttato da numerosi docenti e non docenti di tutto il polo scolastico della stazione. Sarebbe uno spreco, vista la funzionalità della struttura e i costi sostenuti per realizzarla. Inoltre, anche con la chiusura del parcheggio resterebbe il libero l’accesso alla corte interna del Cubo, dove nel tardo pomeriggio, a scuola già chiusa, si rifugiano personaggi di ogni genere”.

Barbara Baronio

Pubblicato giovedì 21 Luglio 2016 alle 00:02

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