Bilancio comunale: a Cesenatico servono quattro milioni di euro

CESENATICO – Una manovra da quattro milioni di euro per rimettere in equilibrio il bilancio. È quella che ha predisposto la giunta Gozzoli a poche settimane dall’insediamento.

“I tempi stringono – spiega il nuovo sindaco -. Entro il 31 luglio i Comuni hanno l’obbligo di sottoporre al Consiglio l’assestamento del bilancio 2016 e la salvaguardia degli equilibri”. Equilibri che per Cesenatico non sussistono e che rendono necessaria la manovra.

“A pesare come un macigno sui conti del Comune – specifica Gozzoli – vi sono i 5,8 milioni di euro provenienti dall’assoggettamento di Ici e Imu delle piattaforme Eni, la cui esigibilità è ancora oggetto di discussione e la cui riscossione non sarà immediata. Escludendo la quota di 1,8 milioni già inseriti a bilancio come fondo di svalutazione, mancano 4 milioni di euro per rimettere in pareggio i conti”.

Nei giorni scorsi, il Collegio dei revisori dei conti ha notificato al Comune la necessità di congelare tutte le spese a eccezione di quelle urgenti. Gozzoli parla di una “situazione molto critica per chi deve amministrare una città turistica”.

La manovra prende le mossa da un taglio sulla spesa corrente di oltre 600mila euro che tocca vari capitoli di spesa. Si va dal personale, con il blocco dei concorsi, alla Cesenatico Servizi, dalle voci turismo, sport e cultura, all’acquisto di beni e servizi, passando per la riduzione dell’indennità del presidente del Consiglio comunale. Sarà inoltre necessario non accendere nuovi mutui e ricorrere con parsimonia allo strumento dell’anticipazione di cassa.

Il resto della quota è stato colmato con 500mila euro provenienti dal recupero di somme Ici e Imu. Utilizzato per coprire la parte corrente anche un milione di euro di oneri di urbanizzazione. Altre somme arrivano dal frazionamento in tre anni del disavanzo 2015 (1,5 milioni). Utilizzati 383mila euro di ricavi patrimoniali (azioni di Hera) per coprire due quote del disavanzo prodotto a seguito del riaccreditamento straordinario.

Capitolo Tari. C’è un ammanco di 2 milioni di euro, per il fatto che “nelle tre annualità precedenti non è stato previsto un adeguato fondo rischi per insoluti”. Sarà coperto da un aumento consistente della tariffa. “Sul piano degli investimenti – annuncia Gozzoli – è stata messa al centro la scuola con due interventi immediati per la messa in sicurezza della media Arfelli (200mila euro) e della scuola Saffi (485mila euro)”.

Risorse anche per due interventi di verifica della vulnerabilità nelle scuole e per la sistemazione dell’impianto di condizionamento del museo della Marineria.

Matteo Venturi

Pubblicato giovedì 21 Luglio 2016 alle 00:01

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