Commento al Vangelo – Santissima Trinità – Anno C

Siamo fatti per la comunione e la gratuità

Domenica 22 maggio (Anno C) Santissima Trinità
Pr 8,22-31; Sal 8; Rm 5,1-5; Gv 16,12-15

L’anno liturgico colloca la Solennità della Santissima Trinità a conclusione del tempo pasquale in cui sono stati celebrati gli eventi fondamentali della nostra salvezza: Passione e Risurrezione, Ascensione e Pentecoste. La liturgia ci fa, ora, contemplare il punto di partenza da cui tutto è scaturito: la Trinità.

Le letture di questa domenica affermano la grandezza di Dio e invitano così a scoprire la grandezza dell’uomo. Riconoscendo il mistero Dio che si è rivelato per noi come Padre, Figlio e Spirito Santo, riscopriamo la nostra dignità. Siamo stati creati a immagine e somiglianza di Dio, maschio e femmina, con caratteristiche proprie e complementari da valorizzare reciprocamente per realizzare una comunità di amore e di vita.

Un noto teologo vivente in un suo testo poneva questa domanda: “Il Dio dei cristiani è un Dio cristiano?”. Questa domanda, in apparenza paradossale, oggi nasce spontanea se osserviamo il modo con cui molti cristiani si raffigurano il loro Dio, agiscono in ambito politico cercando di cambiare la definizione di famiglia e distruggono l’identità di uomo e di donna.

Papa Francesco nell’Esortazione apostolica postsinodale Amoris laetitia al n. 11 afferma: “La coppia che ama e genera la vita è la vera ‘scultura’ vivente capace di manifestare il Dio creatore e salvatore”. Dire che Dio è Trinità significa affermare che Dio è amore, e come si esprimeva Benedetto XVI in una sua omelia: “Dio non è solitudine, ma perfetta comunione. Per questo la persona umana si realizza nell’amore, che è dono sincero di sé”.

L’amore è ciò che fa della persona l’autentica immagine della Trinità, immagine di Dio. Lo Spirito Santo è Colui nel quale l’amore del Padre e del Figlio è sempre aperto a donarsi, a “uscire da sé”. Da qui si intuisce che noi siamo fatti per la comunione e per la gratuità.

Amore gratuito è quello del Padre che ha sempre l’iniziativa e i suoi doni sono gratuiti. Amore gratuito è quello del Figlio che, facendosi uomo, muore per noi. Amore gratuito è quello dello Spirito Santo che comunica l’amore del Padre e del Figlio e ci aiuta ad accoglierlo.

La solennità della Santissima Trinità ci invita a contemplare questo Mistero, e ci spinge anche all’impegno di vivere la comunione con Dio e tra noi in virtù del dono ricevuto in occasione del Battesimo. Siamo chiamati a vivere non gli uni senza gli altri, sopra o contro gli altri, ma gli uni con gli altri, per gli altri, e negli altri”, ha affermato papa Francesco nell’Angelus del 31 maggio 2015.

Non dobbiamo dimenticare, per concludere, che “la Trinità è anche il fine ultimo verso cui è orientato il nostro pellegrinaggio terreno. […] Gesù è venuto nel mondo per farci conoscere il Padre, per guidarci a Lui, per riconciliarci con Lui” (Francesco, Angelus, 31 maggio 2015).

Marco Castagnoli

Pubblicato giovedì 19 Maggio 2016 alle 00:00

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