Poste Cesena tra disagi e giacenze. Interrogazione senatrice Valdinosi

La senatrice cesenate Mara Valdinosi (Pd) è la prima firmataria di un’interrogazione rivolta al Ministero dello Sviluppo economico sul servizio postale, la cui riorganizzazione, nel cesenate, sta creando parecchi disagi.
Come riferisce l’ufficio stampa della senatrice cesenate: “Il meccanismo non funziona: le giacenze di posta si stanno accumulando, specialmente nei centri più densamente abitati”, rileva Valdinosi che, sul tema, ha già interlocuito con il sottosegretario Antonello Giacomelli, il titolare delle deleghe alle Poste e telecomunicazioni.

La parlamentare cesenate, dopo le sollecitazioni arrivate anche dai sindaci dell’Unione Cesena-Valle del Savio, ha presentato un’interrogazione, sottoscritta da molti colleghi visto che il problema riguarda anche altri territori, con cui chiede al Ministro dello Sviluppo economico “se non ritenga di dover intervenire, al di là delle prerogative di controllo sul servizio universale affidate ad Agcom, per far si che venga salvaguardato il ruolo di Poste Italiane, fondato su un profondo rapporto con il territorio. Deve essere tutelato – sottolinea la parlamentare cesenate – il diritto degli utenti e delle comunità locali a un effettivo e puntuale servizio postale”.
Valdinosi ricorda come “Poste Italiane, anche sul nostro territorio, ha dato attuazione al nuovo modello di recapito, che prevede la consegna e la raccolta della posta a giorni alterni, su base bisettimanale, ma di queste nuove modalità di consegna a scacchiera – osserva la senatrice – che in Emilia-Romagna sono state avviate da inizio febbraio, si è avuta notizia soltanto dopo le segnalazioni degli abbonati a un periodico locale e nessuna comunicazione è stata data ai sindaci e ai cittadini”.
Il nuovo modello adottato da Poste Italiane desta molta preoccupazione, sia in termini di garanzia, sia perché non è garantito un identico trattamento tra i cittadini. “Ho riscontrato un forte deficit di comunicazione e condivisione delle strategie con gli enti locali e con gli utenti – prosegue la parlamentare cesenate – c’è poi il tema dei quotidiani e dei periodici, che nelle zone dei Comuni regolati con questo nuovo sistema non potranno che essere distribuiti a giorni alterni. Anche l’editoria – conclude – viene così colpita in modo negativo da questo riassetto del recapito postale”.

Pubblicato mercoledì 4 Maggio 2016 alle 15:50

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