Congresso eucaristico. Un evento per la Chiesa locale

La Chiesa di Cesena-Sarsina si appresta a celebrare, dal 22 al 29 maggio 2016, il Congresso Eucaristico diocesano: un evento particolarmente importante, che si realizza non di frequente e che necessita di essere riscoperto, rinverdito e motivato (a pagina 24 dell’edizione cartacea il programma completo).

Che cosa è un Congresso Eucaristico? Secondo il Rituale Romano (Rito della comunione fuori della Messa e culto eucaristico, 1973, n. 109) esso deve considerarsi «come una stazione a cui una Chiesa locale invita le altre» e mira a incrementare la comprensione e la partecipazione al Mistero eucaristico in tutti i suoi aspetti: dalla celebrazione al culto fuori della Messa, fino alla irradiazione nella vita personale e sociale.

Tali Congressi, introdotti nella vita della Chiesa «quale manifestazione tutta particolare del culto eucaristico, si devono considerare come una sosta d’impegno e di preghiera per approfondire insieme un qualche aspetto del mistero eucaristico e prestare ad esso un omaggio di pubblica venerazione, nel vincolo della carità e dell’unità» (ivi,

n. 105). È dunque un convenire di persone, un fatto di popolo, di comunione, per confrontarsi con il mistero eucaristico che, per i cristiani, è il mistero centrale della propria fede. Una grande occasione, un grande avvenimento che ci convoca e ci mette davanti al sacramento dell’Eucarestia.

La storia dei Congressi, lunga ormai 135 anni (il primo si svolse in Francia a Lille nel 1881, per «far sempre meglio conoscere, amare e servire Nostro Signore Gesù Cristo nel suo Mistero Eucaristico»), li documenta in forme e ambiti vari: internazionale, nazionale, diocesano, interdiocesano e parrocchiale. I numeri sono molto eloquenti: 51 Congressi internazionali (l’ultimo celebrato quest’anno a Cebu nelle Filippine, il prossimo sarà a Budapest in Ungheria nel 2020), 254 nazionali (90 in Europa, 25 in Italia).

Fu proprio l’Italia la prima nazione del mondo a celebrare un Congresso Eucaristico nazionale, a Napoli, nel 1891: l’ultimo ad Ancona nel 2011; il prossimo (L’Eucaristia sorgente della missione) si svolgerà a Genova il 15- 18 settembre 2016.

Sono tre gli scopi principali:
a) promuovere la consapevolezza del ruolo centrale dell’Eucarestia nella vita e nella missione della Chiesa Cattolica;
b) aiutare a migliorare la nostra comprensione e celebrazione della liturgia;
c) mettere in evidenza la dimensione sociale dell’Eucarestia.

In tal senso il Magistero della Chiesa ha fornito puntuali indicazioni, specie a partire dal postconcilio: da Paolo VI nel 1965 con il decreto conciliare Presbyterorum Ordinis. «Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere d’apostolato, sono strettamente uniti alla sacra eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra pasqua, lui il pane vivo che, mediante la sua carne vivificata dallo Spirito Santo e vivificante dà vita agli uomini i quali sono in tal modo invitati e indotti a offrire assieme a lui se stessi, il proprio lavoro e tutte le cose create. Per questo l’eucaristia si presenta come fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione, cosicché i catecumeni sono introdotti a poco a poco a parteciparvi, e i fedeli, già segnati dal sacro battesimo e dalla confermazione, ricevendo l’eucaristia trovano il loro pieno inserimento nel corpo di Cristo» (n. 5); a san Giovanni Paolo II nel 2003 con l’enciclica Ecclesia de Eucaristia; a Benedetto XVI con i suoi profondi richiami al rapporto tra Liturgia e bellezza del mistero celebrato.

«La bellezza della liturgia è parte di questo Mistero; essa è espressione altissima della gloria di Dio e costituisce, in un certo senso, un affacciarsi del Cielo sulla terra… La bellezza, pertanto, non è un fattore decorativo dell’azione liturgica; ne è piuttosto elemento costitutivo, in quanto è attributo di Dio stesso e della sua Rivelazione» (Esortazione apostolica Sacramentum caritatis, 2007, n. 35).

Ancora oggi – come afferma monsignor Piero Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, fra i protagonisti della nostra settimana eucaristica – tali eventi «continuano a ricordare che il servizio fondamentale che la Chiesa rende al mondo, insieme con l’annuncio del Vangelo, è la celebrazione dell’Eucaristia, sacramento della Pasqua del Signore che lega i credenti in comunione mirabile con Cristo all’interno di una comunità fraterna».

Marino Mengozzi

Pubblicato giovedì 21 Aprile 2016 alle 00:01

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