“Cibo corpo mente” ultimo appuntamento

Spesso si mangia per cercare piacere, appagamento, consolazione, per noia, per stare con gli amici dimenticandoci la funzione originaria dell’alimentazione: nutrire il corpo per garantirne la sopravvivenza e ottimizzarne le risorse interne di adattamento.
Se ne parla giovedì 11 febbraio dalle 20,30 presso il Club House dell’Orogel Stadium Dino Manuzzi di Cesena (ingresso da via Marche) per il ciclo di incontri organizzati da “Cibo Corpo Mente”. A fine serata verrà offerto un buffet dall’alto valore salutare.

Nel terzo e ultimo appuntamento della trilogia Cibo Corpo Mente: La fame del corpo, la fame della Mente, si parlerà della confusione dei nutrimenti.
”Mangiamo troppo, mangiamo male, mangiamo troppo trasformato…” dice Flaviana Betti, ideatrice e coordinatrice di Cibo Corpo Mente. ”Il cibo moderno inganna i nostri sensi, sazia i bisogni emozionali, sballa i nostri sistemi di controllo. E poi c’è la pubblicità”.
“Scopriremo – continua Flaviana Betti – insieme al direttore marketing di Orogel, Luca Pagliacci le leggi del marketing e alla mental coach Cristina Covili i percorsi di ciò che ci limita affinchè diventino i nostri alleati per realizzare la vita che vorremmo per noi. Luisa Belletti, presidente di Equitraining H&H spiegherà come ogni esperienza, per quanto brutta, possa diventare una riscoperta di talenti lavorando sul pensiero e le emozioni”.
L’incontro, appoggiato anche da Avis e da Arrt, sotto il patrocinio del Comune di Cesena, è il terzo di una serie aperta a tutti e ad ingresso libero.
“Cibo Corpo Mente” è il progetto che ha come obiettivo principale la divulgazione di una corretta cultura della salute e del benessere per il miglioramento della qualità della vita del cittadino e della società attraverso la promozione di stili di vita e modelli di sviluppo sostenibili.
Già nel 1946 l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definiva la salute come ”uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente l’assenza di malattia e di infermità” sottolineando che la salute ”non riguarda più soltanto i fattori biologici, ma anche i fattori psicologici e sociali, cioè fattori che possono essere influenzati da cambiamenti nelle credenze e negli atteggiamenti”.

Pubblicato martedì 9 Febbraio 2016 alle 15:50

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