Cassa di Risparmio, nuova guida per restare a galla

La banca ha bisogno di aumentare il patrimonio di almeno 50-60 milioni di euro e, per farlo, ricorrerà a breve a un aumento di capitale

CESENA – Un radicale cambio della guardia in Carisp era stato annunciato, così come la nuova direzione di marcia: “Intendiamo nominare persone del territorio e non, per facilitare l’apertura al mercato e le aggregazioni” avevano affermato i vertici della Fondazione appena un mese fa. Così è stato.

Lunedì scorso l’assemblea dei soci della Cassa di risparmio di Cesena, riunita in parte nei locali storici della Fondazione e in parte a Sant’Agostino, ha eletto il nuovo consiglio d’amministrazione dell’istituto di credito. I precedenti vertici, lo ricordiamo, erano stati costretti alle dimissioni a seguito dell’ispezione di Banca d’Italia dello scorso anno, verifica che aveva riscontrato una serie di irregolarità di gestione e un numero elevato di crediti in sofferenza.

Il nuovo Cda passa da 11 elementi a 9, sette dei quali nominati dalle Fondazioni di Cesena, Faenza e Lugo (che, da sole, controllano i due terzi della banca) e due consiglieri eletti dagli azionisti privati (13mila circa, presenti con l’8 per cento delle azioni contro il 34 per cento totale).

Come amministratori le Fondazioni socie hanno nominato Francesco Caputo Nassetti (docente universitario a Ferrara, classe ’58, già alto dirigente di Bci, Intesa e Deutsche Bank in Italia e all’estero), Carlo Comandini (cesenate, classe ’60, presidente e amministratore delegato di Vossloh-Schwabe Italia ed executive manager di Panasonic Europe), Lorenzo Frediani (docente universitario a Siena, classe ’43), Giorgio Guerra (avvocato faentino, classe ’59), Andrea Ragagni (bolognese, classe ’53, già alto dirigente di Banco di Sicilia, Banca di Imola e istituti sammarinesi, oggi consigliere Crif ), Adolfo Zanuccoli (cesenate, classe ’43, una vita in Cassa di risparmio di Cesena, fino al ruolo di capo area commerciale, e un impegno di rilievo nel volontariato).

A questi si aggiunge quella che, a detta dei bene informati, dovrebbe essere designata nei prossimi giorni nuovo presidente della Carisp: l’avvocato di origini riminesi Catia Tomasetti. Classe ’64, premiata come avvocato dell’anno nel 2015 (settore energia) e nel 2016 (per la project finance), la Tomasetti attualmente è presidente di Acea, azienda multiservizi romana per l’acqua, l’energia e l’ambiente.

Gli altri due consiglieri, espressi dagli azionisti di minoranza, sono Maurizio Brunelli (ex assessore provinciale dal 2004 al 2014) e il commercialista Fabrizio Ceccarelli.

Per il Collegio sindacale le Fondazioni hanno indicato Marinella Monterumisi (commercialista a Rimini, classe ’55, membro del Cda di Marr spa), Francesco Silvestrini (faentino, classe ’72, commercialista in libera professione tra Faenza e a Bologna) e come sindaco supplente il commercialista cesenate Matteo Poletti (classe ’73).

I piccoli azionisti hanno espresso, invece, i nomi di Jacopo Casanova come presidente del collegio sindacale e dell’avvocato penalista Stefano Spinelli (omonimo del consigliere comunale) come sindaco supplente.

La Cassa di risparmio di Cesena ha bisogno di aumentare il patrimonio di almeno 50-60 milioni di euro e, per farlo, ricorrerà a breve a un aumento di capitale. Fondi che, con ogni probabilità, arriveranno da grandi gruppi. Quali siano questi nuovi soci non è ancora certo. Nei giorni scorsi il Corriere della Sera ipotizzava la realizzazione di una maxi banca tra Bper (trasformata in Spa entro fine anno), Unipol e le Casse di risparmio di Ferrara, Cesena e Rimini, mentre altri guardano al di là del confine paventando l’interessamento di Credit Agricole.

Michelangelo Bucci

Pubblicato giovedì 4 Febbraio 2016 alle 00:02

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