Sostenere la famiglia

Caro direttore,
nel comune di Cesena il livello di attenzione rivolto alle famiglie è altissimo e questo è confermato non solo dai diversi momenti organizzati per parlare delle problematiche connesse alle persone, ma anche dalle azioni concrete messe in campo in questi anni. Comune, associazioni, privato sociale mirano a lavorare in sinergia per il raggiungimento di obiettivi condivisi per far sì che il benessere fisico, mentale e materiale sia davvero uguale per tutti. Le associazioni sono storicamente una ricchezza fondamentale per il territorio romagnolo ed è per questo motivo che a loro viene dato largo spazio per organizzare i servizi in modo integrato.

A testimonianza dell’alto livello di interesse che vi è per i servizi sociali, il Comune per l’anno 2016 ha destinato la stessa quota di risorse dell’anno precedente senza fare alcuna riduzione, nonostante le difficoltà che come sappiamo i comuni stanno affrontando. Questa è una scelta politica ben precisa! Questo è fare politica nella sua accezione più alta. Non bisogna trascurare tra l’altro che i servizi offerti sono progressivamente aumentati negli ultimi anni, per far fronte alla crisi economica che ha colpito persone e famiglie. La realtà sociale in cui si trova il nostro Paese è profondamente modificata nella struttura rispetto agli anni passati e allo stesso modo la società cesenate. Questa considerazione affonda le sue radici a livello nazionale dalla lettura di dati che ci prospettano una durissima realtà. Nel 2014 in Italia sono nati 509.000 bambini e i decessi sono stati 590.000 con un saldo negativo di circa 80.000 unità pari a quelle registrate nel 1917/1918 quando la popolazione era di 40 milioni e non 60 milioni come ora (inoltre allora era in corso la prima guerra mondiale. I bambini nati sono 12 mila in meno rispetto allo scorso anno nel territorio nazionale, con una popolazione femminile in netto calo – 4082 (dati ISTAT).

Insomma, il nostro paese è a crescita zero e il dettaglio dei dati che riguarda Cesena ci consegna uno spaccato del tutto simile: la popolazione cesenate è composta da 96.885 persone suddivise in 41.852 famiglie. Il numero medio dei componenti delle famiglie cesenati è in discesa rispetto agli anni passati: 2,31 persone per famiglia. I ‘single’ continuano a salire rispetto al 2013 e si attestano a quota 14.078 (+127 rispetto al 2013) e rappresentano il 33,64 % del totale delle famiglie cesenati. I nati nel 2014 a Cesena sono 763 mentre i deceduti sono 986, con un saldo negativo di 223 persone; anche i migranti sono 2086 mentre gli emigrati sono 2109 la differenza è sempre in negativo -23. Di fronte a questo dato la domanda che come amministratori locali e politici ci dobbiamo porre è su cosa possiamo fare. L’unica risposta, confermata da diversi ambienti, anche economici, è il sostegno alle famiglie, ed in particolar modo ai genitori.

Diceva Maritain nel libro “Elogio alla democrazia” che la famiglia ha un ruolo determinante da tanti punti di vista. La famiglia è il primo nucleo fondamentale dove gli individui possono trovare una dimensione sana che le consentirà, non solo di formare gli uomini di domani, ma anche di trovare risposte concrete per le emergenze di oggi. Ancora Maritain affermava che è proprio nella famiglia che avviene il primo tirocinio sociale. Io aggiungerei che è qui che si fa la prima esperienza di società. Ai genitori è demandata la responsabilità di fare avere ai componenti della famiglia ciò che spetta loro oggi e a noi amministratori di fare in modo che lo possano fare! Ed è proprio all’oggi che bisogna porre un rimedio e bisogna farlo velocemente rispondendo alle necessità contingenti.

In questi anni il Comune di Cesena è partito da una lettura della realtà per dare risposte concrete a coloro che ne hanno bisogno, andando ad agire sull’oggi ma pensando al futuro. Da qui la scelta di abbassare per il 2016 le tariffe per l’accesso alla rete dei servizi, mantenendo sempre gli stessi standard di qualità! Con il taglio medio delle rette pari al 10% vi è stata un’azione concreta mirata alle famiglie. Per gli anziani il costo del pasto a domicilio nel 2015 era di 7,45 €, consegna inclusa, di cui a carico dell’utente 5,13 €; nel 2016 il costo sarà pari a 4,50 € con un risparmio di 0,73 centesimi; per l’assistenza domiciliare il costo passa da 7,23 € l’ora a 6,50 €, con un risparmio medio annuale pari a 120,00 €; vi è poi il blocco delle rette per i centri residenziali e semiresidenziali. Per i bambini il risparmio medio annuale per un bambino che frequenta il nido sarà di circa 296,00 €; nelle scuole dell’infanzia il risparmio sarà invece di 136,00 euro; il costo del pasto nella mensa scolastica scenderà di 0,50 centesimi passando da 5 euro a 4,50 ed arrivando ad un risparmio medio annuale pari a 100 euro. La rotta segnata dalle scelte politiche è ben precisa e dà risposte concrete alle crescenti esigenze delle famiglie con bambini e con anziani.

Sabato 19 dicembre a Cesena si è tenuto il convegno organizzato dall’amministrazione comunale e dalle associazioni presenti in città ed operanti nel sociale, il cui titolo era “Uguali i diritti Uguali i bambini”. Durante l’incontro la Fondazione Zancan ha presentato uno studio effettuato in diverse città italiane e su un campione di famiglie in serie difficoltà economiche, da cui è emersa una informazione interessante che avvalora la direzione in cui il comune di Cesena si sta muovendo. Le famiglie disagiate in particolare hanno posto fra le prime esigenze quella di avere un abbassamento delle tariffe scolastiche per consentire di far avere ai propri figli una vita normale come tutti gli altri.

Noi politici abbiamo il dovere morale di guardare ai più deboli e di metterli su un piedistallo, di fare in modo che divengano “l’unità di misura” per le nostre scelte. Fra queste persone, ovvero i più deboli, non ci siamo dimenticati dei disabili. Il comune di Cesena ormai da anni paga con risorse proprie le ore di sostegno all’interno di tutte le scuole. Dietro a questa scelta vi è la profonda convinzione che le disabilità vadano trattate con giustizia e dignità, assicurando ai ragazzi una permanenza nella scuola che sia proficua per loro, e considerando che la loro presenza è un’opportunità educativa per gli studenti normodotati. Basta percepire la disabilità come un ostacolo! La disabilità è un’opportunità! La strada intrapresa va quindi verso un sempre maggiore supporto alle famiglie ed ai genitori, perché queste sono le ricchezze del nostro territorio, non giacimenti petroliferi, ma le famiglie.

Grazie per l’ospitalità.
Chiara Santero
Consigliere comunale Pd – Cesena

Pubblicato giovedì 7 Gennaio 2016 alle 00:01

Una risposta a “Sostenere la famiglia”

Commenti

  1. Vittorio Savoia 08 Gen 2016 / 17:34

    Non vorrei che questa lettera sia stata scritta col proposito di spstare l’attenzione dal dibattito in corso sulle unioni civili.

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