Quando l’arte del presepe è tradizione di famiglia

RUBICONE – Il più grande presepe meccanico mai ospitato dalla città di Cesena. Lo stanno allestendo i fratelli Marco e Caterina Gualtieri, abili presepisti montianesi, nella Galleria comunale dell’ex Pescheria.

Potete anticipare qualcosa?

Fra i presepi allestiti in Romagna, quello dell’ex Pescheria di Cesena è la grande novità di quest’anno. Si tratta di un progetto fortemente voluto dall’Amministrazione comunale. L’estensione del presepe supera gli 80 metri quadri. Si tratta di uno dei presepi meccanici più grandi d’Italia. Sarà inaugurato sabato 15 dicembre alle 16 e rimarrà aperto al pubblico fino al prossimo 17 gennaio. La Natività con l’adorazione dei Magi sarà collocata nel contesto di un grande paese popolato da personaggi, che vanno da 20 centimetri a un metro di altezza, raffiguranti antichi mestieri e scene di vita quotidiana.

Quanti presepi allestite per questo Natale?

Nel cesenate sono cinque. Due a Cesena, nell’ex Pescheria e nella cripta del Duomo. Uno a Montiano, nella rocca Malatestiana. Due a Longiano, nel rifugio bellico e presso il santuario del Santissimo Crocifisso. Partecipiamo anche a una rassegna nella Rocca di Forlì con il nostro “Presepe di Greccio”.

Uno dei presepi più antichi e visitati di tutta la Romagna è quello del santuario del Santissimo Crocifisso di Longiano. Da quando lo curate? Quali sono le novità di quest’anno?

Dal 2005 abbiamo l’onore di curare la manutenzione del presepe dei frati di Longiano. Il materiale non è nostro, ma del compianto padre Giovanni Lambertini. Il presepe, che sarà inaugurato domenica 29 novembre, al termine della Messa delle 9,30, è diviso in due parti. Alla Natività si affianca la raffigurazione delle parabole della Misericordia del capitolo 15 del Vangelo di Luca: la pecorella smarrita, la moneta perduta e il figliol prodigo. Il tema, dettato dal Giubileo, ci è stato proposto dai frati. Noi ci siamo divertiti ad adattare i vari personaggi presenti nel loro magazzino.

Da quanto tempo vi dedicate all’arte del presepe?

È una tradizione di famiglia. La passione ci è stata trasmessa dai nostri genitori, Quarto e Giuseppina, che aprirono per la prima volta al pubblico il loro presepe domestico nel 1977. Col tempo siamo subentrati noi, due dei loro cinque figli. Si può dire che “siamo nati” dentro il presepe e che ci è entrato nel sangue. Scherzosamente definiamo la nostra passione per il presepe una “malattia di famiglia”, perché ci rendiamo conto che spendiamo tempo, fatica e denaro per questa passione. Per nessuno di noi il presepe è un mestiere: ognuno ha il proprio lavoro. Le novità di ogni Natale, meccanismi, stoffe e materiali, vengono preparate durante l’anno nei momenti liberi e utilizziamo le ferie per montare i vari presepi.

Come è il vostro modo di procedere? Quanto tempo impiegate per allestire un presepe?

Iniziamo ad allestire i presepi a inizio settembre. Ci facciamo una scaletta e procediamo costruendo un presepe alla volta. Lavoriamo sempre insieme. Collaboriamo mettendo in comune le nostre singole doti per fare un unico grande lavoro. Per noi è un momento di confronto e possiamo contare sull’aiuto di altri parenti.Ogni realizzazione ha i suoi tempi. Per il presepe dell’ex Pescheria, al netto del lavoro fatto a casa, l’allestimento sul luogo dura tre settimane con almeno dieci ore di lavoro al giorno.

Matteo Venturi

Pubblicato giovedì 26 Novembre 2015 alle 00:01

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