Ancora sui lavori in corso in Cattedrale a Cesena

Accostamenti azzardati per adeguamenti liturgici necessari

Egregio direttore,
ero rimasto esterrefatto leggendo pochi giorni fa su un quotidiano che “un gruppo di parrocchiani” aveva fatto un esposto alla Sovraintendenza alle Belle Arti perché si verificassero i lavori in corso alla Cattedrale:
– non ci sono Consigli Pastorali o similari deputati a prendere tali decisioni?
– forse i parrocchiani non sono stati coinvolti? o ne sono venuti a conoscenza a posteriori?
Altrettanto mi ha meravigliato la risposta, sempre sullo stesso giornale, che i lavori erano già seguiti da un incaricato della Sovraintendenza!?! Qualcosa non quadra… ma da un quotidiano locale posso aspettarmi questo e altro… ma non dal nostro settimanale diocesano!

Ora rimango sconvolto leggendo la lettera di Fabrizio Biasini, ma ancora di più per la sua risposta:
– la decisione dei lavori era stata presa da oltre un anno (non sappiamo a questo punto da chi sia stata presa), ma per certo le richieste di verifica, di chiarimento… e la stessa lettera di Fabrizio, risalgono a molto tempo addietro!
Non voglio ripetere quanto già scritto, ma:
– qui non si vuol fare del “chiacchiericcio”, si vuol solo analizzare una scelta e lo si sarebbe potuto fare già da tempo con dati “concreti” facilmente reperibili negli ambiti della Curia, dei tecnici dei lavori ecc.
– forse si poteva evitare di montare un caso simile a quello di piazza della Libertà;
– è vero che il patrimonio è da “conservare”, ma qui non si tratta di rifare il tetto come nelle chiese dell’Osservanza o di Villa Chiaviche dove si è chiesto e ottenuto l’aiuto dei parrocchiani che hanno risposto con grande slancio di generosità; sicuramente in questo caso molti si sarebbero fatti le domande che ora stanno venendo a galla!
– e per finire il richiamo storico “nei secoli i cattolici… non potremmo ammirare la Basilica di San Pietro…” mi sembra veramente sproporzionato e fuori luogo… proprio per i tempi e le situazioni che vengono frequentemente alla luce.

Fortunatamente qualcuno (leggi papa Francesco) sta cercando in tutti i modi di ribaltare delle abitudini purtroppo radicate “nei secoli”. Non siamo certamente a livello dell’Abate di Montecassino, e non c’è bisogno di arrivare a tanto… ma teniamo alta la guardia perché ci sia massima trasparenza!

Qui si entra in un campo minato sul quale a mio parere ci si dovrebbe veramente confrontare in tutte le Diocesi e a tutti i livelli (su questo il Papa più volte richiama la nostra attenzione!): la gestione del patrimonio immobiliare della Chiesa… ma questa è un’altra storia, purtroppo!

Antonio Alai

Egregio Alai,
se lei è “sconvolto” per la mia risposta della scorsa settimana, io sono sorpreso per la sua lettera e per gli accostamenti che propone. Lei scomoda papa Francesco e cita Montecassino. Le ricordo solo come esempio il “Centro giovanile papa Francesco” in costruzione a Betlemme, da me visto la scorsa settimana. Un’opera imponente per la cui realizzazione occorreranno, con l’aiuto anche della Cei, alcuni milioni di euro. Non ci sono forse bisogni più urgenti in un territorio tanto martoriato?

Per il resto, la rimando al pezzo del direttore dell’Ufficio diocesano di arte sacra, il professore Marino Mengozzi, che trova a pag. 7 sul giornale di questa settimana. E la invito a rileggere l’intervista al vescovo Douglas pubblicata sul Corriere Cesenate n. 40 del 12 novembre scorso.

Cordialità.
Francesco Zanotti
zanotti@corrierecesenate.it

Pubblicato giovedì 26 Novembre 2015 alle 00:01

2 risposte a “Ancora sui lavori in corso in Cattedrale a Cesena”

Commenti

  1. paolo zoffoli 26 Nov 2015 / 21:17

    dove è possibile scaricare il n. 40 del corriere del 12 novembre?
    paolo

  2. Redazione Corriere Cesenate 26 Nov 2015 / 22:17

    Questa la pagina di consultazione dei numeri arretrati:
    http://www.corrierecesenate.com/documenti/arretrati/

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