Portocanale a rischio, occorre un dragaggio

CESENATICO – E’ stata emanata la scorsa settimana la nuova ordinanza che rende noti i pescaggi all’interno del porto di Cesenatico, alla luce della riduzione dei fondali causata dal progressivo e fisiologico insabbiamento del canale portuale.

“Su nostra richiesta – spiega il comandante della Capitaneria di porto Stefano Luciani – il Comune di Cesenatico ha effettuato, tramite dei tecnici, i rilevamenti degli attuali valori dei fondali, da cui esito è emerso che, su più punti, l’insabbiamento ha notevolmente ridotto il battente d’acqua disponibile, al punto da rendere indispensabile l’emanazione di un provvedimento che mettesse al corrente i naviganti della situazione. L’Ordinanza fornisce valori di massima ed è da prendere con dovuta cautela in quanto fotografa una situazione assai mutevole e soggetta a possibili variazioni repentine per via di mareggiate e correnti. Però è un importante strumento per i comandanti di pescherecci e unità varie che frequentano il porto di Cesenatico su come disimpegnare il canale portuale e su quali aree evitare se la propria imbarcazione ha un pescaggio elevato”.

Sia la Capitaneria, sia l’Amministrazione comunale, da tempo chiedono alla Regione i fondi necessari per effettuare il dragaggio. Si parla di un preventivo di alcune centinaia di migliaia di euro e, con i tempi che corrono, la speranza di avere i finanziamenti è piuttosto remota. La sicurezza resta la priorità, ed è fondamentale che si navighi, anche in porto, con la massima prudenza, con velocità non elevate e prestando comunque sempre la massima attenzione agli strumenti di bordo che rilevano il fondale: in caso di navi con pescaggio elevato, o anche barche a vela dotate di deriva, occorre considerare almeno un margine di sicurezza di 30 centimetri aggiuntivi rispetto a quelli indicati in ordinanza, rapportati, ovviamente, al valore della marea in quel preciso momento.

“L’insabbiamento – continua il comandante – è un fenomeno sistematico e fisiologico per un porto, tanto più se lo stesso è ubicato sulla foce di un fiume. Per Cesenatico, poi, il discorso assume un rilievo tutto particolare: le Porte Vinciane fungono da ulteriore barriera per l’accumulo di sabbia e necessitano di frequenti interventi di rimozione dei materiali depositati. Il sistema di chiuse che sta a monte delle porte Vinciane, in particolare le paratoie di Ponte San Giuseppe, comunemente noto come “Ponte del Gatto”, attenua la corrente fluviale in uscita: il fiume defluisce in mare lentamente e così viene meno anche quella benefica azione di trasporto naturale che, invece, in altri porti canale, favorisce il naturale deflusso a mare dei detriti”.

Cr

Pubblicato giovedì 19 Novembre 2015 alle 00:01

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