Viaggio in Francia del vescovo Douglas, la cronaca

Cominciamo la pubblicazione della cronaca del viaggio-pellegrinaggio che il vescovo Douglas ha compiuto in Francia, insieme a Luciano Veneri e a Graziella Batani, ai primi di luglio. Si susseguiranno varie puntate che saranno pubblicate sempre nella sezione Chiesa e Diocesi.

Primo giorno, Lunedì 6 luglio 2015

Alle ore 5.55 io e Graziella, parcheggiata l’auto in piazza della Libertà, abbiamo suonato il campanello dell’Episcopio dove ci ha accolto accolto il vescovo Douglas insieme alle due suore indiane e a un giovane diacono indiano.


Nella cappella abbiamo quindi partecipato alla celebrazione dell’Eucaristia, nel giorno in cui si è fatta memoria della vergine e martire Santa Maria Goretti.
La prima lettura (Gn 28,10) ci ha proposto la partenza di Giacobbe da Bersabea per Carran e noi abbiamo affidato al Signore il nostro viaggio in auto versa la Francia.
Dopo i saluti di rito e la promessa di riportare il vescovo sano e salvo, sistemato il bagagliaio, siamo partiti alle 6.35, con una preghiera alla Vergine e nostri angeli custodi.
E’ iniziato così il pellegrinaggio, tanto desiderato dal nostro vescovo Douglas, al termine dell’anno pastorale diocesano dedicato alla famiglia, verso Lisieux e i luoghi dove visse la famiglia santa di Luigi Martin e Maria-Azélie (Zelia) Guérin, per pregare per la famiglia, per tutte le famiglie e per la prossima conclusione del Sinodo.
Il pellegrinaggio diocesano non ha purtroppo raggiunto il numero minimo per essere effettuato e mons. Douglas ha deciso di partire personalmente, portando con se tutte le intenzioni e le preghiere del gregge che gli è stato affidato.

Quella dei coniugi Martin è stata davvero una famiglia dove i genitori, vivendo la loro storia di amore con straordinaria ordinarietà, hanno trasmesso alle figlie una fede profonda contagiandole con il profumo della loro santità.
Maria 1860-1940 (carmelitana, Suor Maria del Sacro Cuore)
Paolina 1861-1951 (carmelitana, madre Agnese di Gesù)
Léonia 1863-1941 (visitandina, suor Francesca Teresa) per la quale il 24 gennaio è iniziato il processo di beatificazione
Céline 1869-1959 (carmelitana, suor Genoveffa del Volto Santo)
Teresa 1873-1897 (carmelitana, suor Teresa di Gesù Bambino) santa e dottore della Chiesa
Il 18 ottobre 2015 Papa Francesco canonizzerà insieme Luigi e Zelia, secondo la iniziale ispirazione di Papa Paolo VI, sono la prima coppia dichiarata santa.
Io ho avuto il compito di autista durante il pellegrinaggio che si è sviluppato attraverso un lungo percorso fino a Lisieux e Mont-Saint-Michel, toccando all’andata Annecy, Vezelay e al ritorno Alencon, Nevers e Paray le Monial nel desiderio di incontrare diversi santi: San Francesco di Sales, Santa Francesca di Chantal, Santa Teresa di Gesù bambino e i suoi santi genitori, Santa Bernardette e Santa Margherita Lacoque.
Il vescovo ha avuto il compito (non poteva essere diversamente!) di “navigatore” e Graziella quello di vi-vandiera, gestendo dal sedile posteriore i rifornimenti di acqua fresca, frutta, biscotti e viveri vari visto che il programma prevedeva solo soste che fossero veramente indispensabili.
Il tempo è stato bellissimo e il percorso in autostrada veloce anche se il traffico era notevole.

Abbiamo recitato insieme l’ufficio e il vescovo ha poi proposto la lettura di “Storia di un’anima” dal manoscritto di Santa Teresina. La preghiera e la lettura dei testi, scritti dalla Santa prima della morte avvenuta a soli ventiquattro anni, ci hanno accompagnato lungo tutto il viaggio in auto donandoci profondi momenti di grazia!
Dopo avere ammirato i tanti castelli della Valle d’Aosta, affacciati lungo l’autostrada ed avere attraversato il confine, percorrendo il tunnel sotto il Monte Bianco, ci siamo concessi un pic-nic in una delle accoglienti e fresche aree di sosta che sono disponibili lungo tutte le strade ed autostrade francesi.
Siamo giunti verso le ore 14.45 ad Annecy, splendida cittadina in riva ad un bel lago alle pendici delle Alpi ed entrati nella Basilica delle Visitazione dove, davanti al presbiterio, sono conservate le salme di San Francesco di Sales, protettore dei giornalisti, e di Santa Giovanna Francesca di Chantal, una giovane madre rimasta vedova che Francesco indirizzò nella fondazione della Visitazione, una congregazione religiosa, all’epoca del tutto innovativa, per donne innamorate di Dio che desideravano prestar servizio al prossimo.
In questo santuario, nell’anno sacerdotale 2010, i presbiteri della nostra Diocesi insieme ai presbiteri di quella di Modena, tutti pellegrini ad Ars in occasione del 150° anniversario del dies natalis del santo curato San Giovanni Maria Vianney, concelebrarono l’Eucaristia presieduta dal compianto arcivescovo mons. Antonio Lanfranchi che desiderò questo momento di comunione fra i suoi sacerdoti delle due diocesi.

Dopo un momento di intensa preghiera mons. Douglas ha espresso il desiderio di potere ottenere una reli-quia di San Francesco di Sales da deporre, se possibile insieme ad una di Santa Teresina e ad una dei coniugi Martin, nel nuovo altare maggiore della nostra Cattedrale, che sarà consacrato il giorno 28 novembre prossimo in occasione del 5° anniversario della sua ordinazione episcopale.
Mentre stavamo per recarci all’ufficio informazione ci è venuta incontro dalla sacrestia una anziana suora visitandina che ci ha salutato offrendoci così la possibilità di chiedere a lei notizie sulla sua presenza al san-tuario e sulla possibilità di ottenere una reliquia.
Marie Jean è il nome di questa sorella, ci ha accolto in sacrestia e, sorridente e felice, ha provveduto perso-nalmente a portare al vescovo Douglas la reliquia richiesta; suor Marie Jean è italiana ma vive nel monastero ad Annecy da prima della sua professione solenne come visitandina, avvenuta il giorno 3 agosto di cinquanta anni fa; festeggerà quindi il suo cinquantesimo anniversario fra poco meno di un mese. Nel monastero vivono dodici suore che pregano per nuove vocazioni. Ringraziandola per la cortesia e l’ospitalità e salutandola, le abbiamo assicurato anche le nostre preghiere.

Dopo una passeggiata nel bellissimo centro storico della cittadina abbiamo ripreso il viaggio in direzione di Beaune dove avevamo prenotato un piccolo albergo situato fra i vigneti che si estendono a perdita d’occhio nelle fertili colline della Borgogna.
Lungo il percorso abbiamo goduto della bellezza del panorama e soprattutto della preghiera dell’ora media e poi del vespro, e della continuazione della lettura degli scritti di Santa Teresina.
Mons. Douglas ha portato con sé una edizione della “Storia di un’anima” datata 1974, che acquistò l’anno successivo alla sua ordinazione presbiterale; un piccolo libro con molte sottolineature, all’interno del quale ha inserito un foglio di carta sul quale ha scritto un proprio indice per ritrovare facilmente i brani che più lo hanno colpito.
Più di una volta, ascoltando le perle spirituali che Teresina ha lascito in dono alla Chiesa, ci siamo scambiati, anche solo con gli sguardi, le nostre emozioni.
Cena in albergo e riposo in camera dopo il tramonto del sole rosseggiante fra i vigneti; qui alle ore 22 c’è ancora un’ottima luce.

Pubblicato venerdì 17 Luglio 2015 alle 09:46

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