Fnp Cisl: Brancato lascia l’incarico dopo 16 anni

CESENA – Dopo 16 anni di impegno nella Fnp Cisl, 35 anni di lavoro con varie responsabilità nel settore della sanità, scaduto il mandato attribuitogli dal Congresso Fnp Cisl e dopo il prolungamento del suo incarico per ulteriori due anni motivati dalla necessità di costituire la nuova organizzazione della Fnp Cisl Romagna, Luigi Brancato ha rimesso il mandato nelle mani della segreteria nazionale dei pensionati della Cisl e lascia la guida della federazione pensionati cislina.

Luigi Brancato, classe 1941, è siciliano d’origini e romagnolo d’adozione. Giunto in Romagna per amore, risiede nell’area del Rubicone dal 1968 dopo aver sposato Gabriella dalla cui unione è nato Giampaolo. Brancato da sempre ha operato negli ambiti della sanità lavorando per l’Inam (istituto nazionale assistenza e malattia), poi per il distretto socio-sanitario. Iscritto all’albo dei giornalisti per oltre 25 anni, ha collaborato prima per ’La Sicilia’ di Catania e poi in Romagna per il Resto del Carlino e per TeleRubicone. Impegnato nella vecchia Dc, ha anche ricoperto il ruolo di presidente del distretto scolastico del Rubicone. Durante il suo mandato ha promosso e favorito la nascita dei primi istituti superiori nell’area del Rubicone.

Brancato, come sono stati questi ultimi anni che hanno visto una grande rivoluzione nel sindacato pensionati?

Le province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini sono state tra le prime ad unificarsi in Emilia Romagna. Era necessario compiere questa operazione, ma lo sforzo è stato notevole. Posso dire di essere molto soddisfatto del lavoro fatto con la segreteria e lo staff che ha dato tutto per portare a termine la missione. Oggi la Fnp Cisl Romagna conta 40mila iscritti, con una prevalenza di iscritti di Cesena che storicamente ha una rappresentanza molto forte rispetto a qualsiasi altra Fnp della Regione. E’ infatti la provincia con il maggior numero di aderenti al sindacato in rapporto agli over 65 enni residenti. Questi risultati non sono merito mio, ma di chi mi ha preceduto, cioè Nello Vaienti ed Edmondo Spinelli, a cui ho cercato di ispirarmi nel mio impegno cislino.

Come è iniziata la sua avventura nel sindacato pensionati?

Dopo il pensionamento sono stato avvicinato da Vaienti e Spinelli che mi hanno invitato ad entrare nella “famiglia dei pensionati”. I primi due anni sono stato capo lega di Montiano. Nel 2001 mi è stata proposta la Segreteria regionale. Viste le mie esperienze lavorative l’intento era quello di coinvolgermi per dare un contributo all’applicazione delle leggi amministrative che erano intervenute da poco a livello regionale e territoriale. Sono stato 4 anni a Bologna e sono rientrato in provincia. Era il periodo in cui terminava il mandato di Spinelli e sono stato chiamato a sostituirlo.

Quali sono alcune delle conquiste che ricorda con grande soddisfazione?

In quest’ultima veste di segretario della Fnp notevoli sono stati i problemi affrontati specie nei rapporti con i tre distretti socio sanitari della provincia sui temi della non autosufficienza, delle case protette e i rapporti con i 30 comuni della provincia. Ricordo la vertenza con la Cisl, quando era guidata da Antonio Amoroso, sulle tariffe sociali per i cittadini in difficoltà che facevano fatica a pagare le bollette. Sostenemmo che era giusto reindirizzare gli utili che Hera distribuiva a tutti i soci (i Comuni) per l’introduzione di una tariffa sociale per alleviare le sofferenze di chi fa fatica a pagare acqua, luce e gas. In questi anni siamo stati sempre a disposizione dei singoli per dare risposte concrete ai bisogni degli iscritti e ci siamo lungamente impegnati per l’ottenimento della famosa 14esima. Questa è stata l’ultima grande conquista dei pensionati (2007) dopo la quale abbiamo assistito al blocco della perequazione automatica.

Le conquiste non sono state solo sul fronte previdenziale, ma anche nell’ambito della solidarietà e dell’impegno sociale.

Dopo il mio impegno come presidente regionale Anteas (Associazione Nazionale Terza Età Attiva per la Solidarietà) a Bologna, Roberto Ambroni ed io abbiamo costituito Anteas Cesena che, seguendo i valori della gratuità e della solidarietà, ha alleviato le condizioni di tanti anziani offrendo servizi socio sanitari. Ho anche continuato a sostenere l’Ute (Università della terza età) fondata da Nello Vaienti per favorire tutti gli anziani che hanno voluto continuare ad ampliare le proprie conoscenze culturali e vivere momenti di socializzazione. In questi anni mi ha sempre confortato l’amicizia che sono riuscito ad instaurare con tutti i collaboratori che mi ha permesso di far progredire il sindacato e di star bene nell’organizzazione.

Barbara Baronio

Pubblicato giovedì 21 Maggio 2015 alle 00:02

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