Sicurezza, commercianti dubbiosi: un convegno

“Criminalità, sicurezza, prevenzione” è il tema del convegno-tavola rotonda che Confcommercio cesenate organizza giovedì 7 maggio alle 16 all’aula magna della Biblioteca Malatestiana. Introdurrà i lavori il presidente Augusto Patrignani, dopodiché il direttore Confcommercio Giorgio Piastra illustrerà i risultati di una indagine sui nodi salienti della sicurezza svolta intervistando gli operatori commerciali del comprensorio. Interverranno il sindaco Paolo Lucchi, un rappresentante della Prefettura di Forlì-Cesena; Michele Pascarella, dirigente del Commissariato di Cesena; Arturo Tavani, comandante della Guardia di Finanza di Cesena; Adriano Vernole, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri. Moderatore Andrea Alessandrini, giornalista de Il Resto del Carlino.

“Abbiamo intervistato 221 imprenditori, suddivisi tra Cesena, l’area costa, il Rubicone e la Valle del Savio – dice il direttore Giorgio Piastra -. La valutazione sullo stato di sicurezza nel proprio comune è sintomatico: il 37,1% lo giudica poco sicuro, il 50,7% abbastanza sicuro e solo il 12,2% lo dipinge come sicuro. Significativa la percezione sull’andamento della criminalità negli ultimi dodici mesi: per il 64,7% del campione la criminalità è aumentata, per il 30% è stabile, (3,15% diminuita, 3,15% non risponde). Chiamati a giudicare l’area in cui lavorano, gli imprenditori per il 53,4% non ritengono adeguatamente sicura la zona in cui svolgono la loro attività. Il 38,9% del campione la giudica abbastanza sicura e solo il 6,8% la giudica sicura. Il 57% delle attività è stata vittima di reati (il 14% una volta, il 43% più di una volta): nella maggioranza dei casi furti, ma sono significativi anche i casi di vandalismo. L’82,4% di chi ha subito un reato ha poi sporto denuncia alle forze dell’ordine. Il 57% degli imprenditori intervistati è dotato di un sistema di sicurezza (antifurto su tutti ma anche videosorveglianza e istituto di vigilanza). Il 43%, invece, non dispone nessun sistema di protezione. Il quadro che si configura è quello di attività seriamente preoccupate per l ‘escalation dei crimini”.

Pubblicato martedì 5 Maggio 2015 alle 15:50

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