Un’opera per salvare Case Finali

Cassa di laminazione per il Rio Marano, lavori fra un paio d’anni

CESENA – Prevenire gli allagamenti alla zona peep di Case Finali : in ballo c’è un progetto da 5 milioni di euro. Lo scorso 6 febbraio, nelle ore dell’alluvione che ha colpito il cesenate, il quartiere in questione si è salvato dall’allagamento grazie a un caso fortuito: gli argini del Rio Marano hanno ceduto in più punti, a monte del ponte sulla via Emilia, allagando un ampio podere coltivato. Quella che era sembrata una brutta situazione, e di certo per l’agricoltore proprietario non è stato piacevole, in realtà ha salvato da sicura alluvione i residenti a valle.

Alla luce di ciò, i gruppi consiliari “LiberaCesena” e “Cesena Siamo Noi” hanno presentato una mozione al sindaco Paolo Lucchi allo scopo di creare una cassa di laminazione del Rio Marano. In pratica, il podere che si è allagato il 6 febbraio dovrebbe diventare una naturale valvola di sfogo per le acque in eccesso, volta a preservare le abitazioni.

Responsabile della manutenzione e della gestione del Rio Marano è il Consorzio di Bonifica della Romagna, il quale ha già predisposto un progetto preliminare per la realizzazione della cassa di laminazione. L’importo è pari a 4,4 milioni di euro.

Ma il progetto non è cosa recente: il Consorzio lo ha stilato nel novembre 2006 e poi lo ha trasmesso al Comune che ha approvato la variante nel 2012. La modifica di destinazione urbanistica (da terreno agricolo a verde pubblico) riguarda 9 ettari di superficie.

“Durante l’audizione in Consiglio comunale – spiega Gilberto Zoffoli, capogruppo di “LiberaCesena” – abbiamo avuto delle rassicurazioni. Il progetto è fra le priorità e la Regione dovrebbe finanziarlo. E’ probabile che i lavori possano partire entro un anno o due. Il costo, rispetto a 9 anni fa, è lievitato fino a 5 milioni di euro. Ma, ad ogni modo, si tratta di un’opera indispensabile per mettere in sicurezza un intero quartiere”.

In passato le villette e gli scantinati dei condomini di quella zona si sono allagati più volte. Fra l’altro in via Lambruschini ha sede il Consorzio di Bonifica: chissà che ciò non sia un motivo in più per accelerare le pratiche.

Cristiano Riciputi

Pubblicato giovedì 30 Aprile 2015 alle 00:02

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