Un’occasione preziosa per condividere le necessità

Parrocchie: a San Bartolo di Cesena l’impegno della San Vincenzo de’ Paoli

Nell’arco di poco più di dieci anni sono passati dal sostegno a sette famiglie a seguirne una cinquantina. Si ritrovano in parrocchia ogni mese per distribuire gli alimenti ai poveri della comunità. Un’occasione preziosa per conoscere meglio chi vanno ad aiutare, condividere i loro bisogni e cercare insieme le soluzioni per affrontarli. Ecco l’opera della San Vincenzo de’ Paoli della parrocchia di San Bartolo.

L’associazione conta una decina di iscritti che uniti ad altrettanti volontari del Banco Alimentare si occupano di questi nuclei familiari che ormai da cinque anni vanno avanti anche grazie al contributo della parrocchia.

“Una volta al mese – spiega Paola Venturi, volontaria della San Vincenzo – le famiglie vengono a prendere il pacco con gli alimenti che selezioniamo per loro. Questi aiuti provengono in gran parte dal Banco Alimentare e sono integrati dalle collette parrocchiali che forniscono quei prodotti di cui c’è maggior richiesta come zucchero, olio e tonno. In particolare ogni terza domenica del mese a San Bartolo vengono raccolti alimenti e prodotti di prima necessità per i bisognosi. Grazie a queste collette riceviamo anche offerte in denaro che per noi sono un grande sostegno. Molte famiglie si trovano ad avere grossi problemi nel pagare le utenze dell’abitazione e quindi in situazioni di grave emergenza interveniamo noi con un supporto economico. Quando incontriamo queste persone in parrocchia veniamo spesso a conoscenza dei loro problemi che sono i più diversi. Ad esempio hanno difficoltà ad andare dal medico o nell’affrontare l’apprendimento della lingua italiana. Proprio per questo in alcuni casi abbiamo dato una mano cercando di sostenerli nello studio della lingua e aiutando anche i bambini nei compiti a casa. La maggior parte delle famiglie che sosteniamo sono straniere, con una media di 2 o 3 bambini per nucleo familiare. In buona parte arrivano dal Nord Africa e sono di religione musulmana; poi ci sono i cattolici provenienti da Nigeria e Kenia. Seguiamo anche degli italiani come anziani soli o non autosufficienti. Se da un lato in questi ultimi anni abbiamo registrato situazioni familiari che quasi sembrano essersi cronicizzate, dall’altro non sono mancate le soddisfazioni. Mi ha riempito il cuore vedere come alcune persone siano uscite dallo stato di bisogno e abbiano iniziato a camminare con le loro gambe. I bambini di alcune famiglie che abbiamo aiutato hanno continuato gli studi e si sono ben integrati. Il nostro unico rammarico è quello di non riuscire a coinvolgere i giovani in questa esperienza. Noi tutti siamo molto avanti con gli anni e vorremmo poter contare su un ricambio generazionale”.

Un’esperienza quella della San Vincenzo a San Bartolo che ha portato anche all’organizzazione di eventi come l’aperitivo multiculturale pensato in occasione della festa parrocchiale. Sette delle famiglie straniere seguite dai volontari della parrocchia si sono impegnate per proporre ai parrocchiani una serie di piatti tipici dei loro Paesi.

Per informazioni e per offrire il proprio aiuto sostegno chiamare Paola Venturi, tel. 0547 27636, o parrocchia di San Bartolo, tel. 0547 21035.

Bab

Pubblicato giovedì 26 Marzo 2015 alle 00:01

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