Cantiere Sacro Cuore, qualcosa si muove

Chiesta variante al progetto. Meno cubatura e posti auto

CESENA – Sembra esserci una luce in fondo al tunnel dell’area Sacro Cuore. Dopo anni di stop il cantiere è pronto a rimettersi al lavoro sul fronte dei parcheggi sotterranei e della nuova ala del complesso. La Compagnia del Sacro Cuore, proprietaria dell’area, ha depositato nelle scorse settimane in Comune il progetto aggiornato.

Ora, a quanto si apprende, dovrebbero passare all’incirca tre mesi per l’arrivo del permesso di costruire. Tempi brevi dunque, dato che si tratta di una variante e non di un progetto ex novo. Secondo i piani originari, una novantina di posti auto del parcheggio sotterraneo (sul totale di 326 posti) dovevano essere destinati ad uso pubblico. Il nuovo progetto, però, prevede una riduzione dei volumi da edificare in superficie (stante il trasferimento del Liceo al seminario), con conseguente riduzione dei posti ad uso pubblico.

Dai calcoli dei progettisti, tradotto dai metri quadrati, sarebbero una sessantina ad oggi i posti auto disponibili a tutti. I posteggi rimanenti, invece, saranno messi in vendita, come posto auto privato o altro. Sono diverse le soluzioni al vaglio della proprietà al fine di rendere possibile il finanziamento del progetto. Fra queste che il Comune acquisti i 30 posti auto “perduti” a seguito della riduzione dei volumi, oppure qualche decina in più.

L’ente pubblico, però, non si è ancora sbilanciato sul punto. A fine gennaio, nell’ambito dell’iniziativa dedicata al centro storico “A due passi dal futuro”, l’Amministrazione si limitò a ribadire che: “Il progetto del Sacro Cuore prevede una parte di parcheggi pubblici che, per la loro posizione, saranno a servizio del Centro storico”, senza fornire numeri a corredo. Pochi ricordano, comunque, che il parcheggio pubblico sotto il Sacro Cuore era stato pensato anche come risposta alla cancellazione del parcheggio sotterraneo previsto inizialmente sotto il nuovo Giardino pubblico di Cervellati (rinnovato tra fine 2006 e la primavera 2008).

Ma quali potrebbero essere i tempi di completamento dell’opera? Non è possibile saperlo. Anche perché la sentenza dello scorso anno del tribunale di Forlì ha decretato il dissequestro del cantiere, dissequestro che però non è ancora stato reso esecutivo. Non appena arriverà il nuovo permesso di costruire la proprietà chiederà che il cantiere possa essere sbloccato, per poi procedere ad un nuovo appalto e partire con i lavori il prima possibile.

Michelangelo Bucci

Pubblicato giovedì 19 Marzo 2015 alle 00:02

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