È partita la campagna #MenoGiornaliMenoLiberi: a rischio tanta libera stampa, settimanali cattolici compresi

Caro direttore,
con estremo dispiacere leggo in questi giorni che molti dei finanziamenti – già decimati negli anni – destinati alla stampa non-profit verranno azzerati. Essendo un collaboratore del Corriere Cesenate da diversi anni e avendo avuto l’opportunità di conoscere le persone che animano la Federazione italiana dei settimanali cattolici ho la preoccupazione che possa scomparire una parte delle mie “radici giornalistiche”. Ho conosciuto il giornalismo per “colpa tua”. Io volevo solo pubblicare le mie foto e tu mi hai chiesto di scrivere. Come un umile apprendista di fronte al maestro mi sono limitato a dire di sì. Anche se sotto sotto mi sentivo privato di quella libertà che mi contraddistingue quando scatto i miei reportage fotografici.

La scrittura, che inizialmente vedevo solo come forzatura e obbligo, col tempo è diventata uno strumento di espressione personale, tantoché nella mia già complessa vita ho sempre avuto il bisogno di ritagliarmi uno spazio per scrivere. Con i miei testi ho informato le persone (spero), ma innanzitutto ho formato me stesso. Qualche anno fa mi hai chiesto di scrivere un pezzo sulle cure palliative. Ti ho fatto credere di sapere benissimo cosa fossero. Il giorno dopo ho incontrato metà dei medici cesenati perché me ne parlassero.

La storia dei settimanali diocesani del nostro Paese si distingue per passione, per professione e per missione. Valori incarnati appieno nella tua persona e in quella dei collaboratori del Corriere Cesenate. Invito tutti i lettori a fermarsi anche solo qualche ora nella redazione che si trova in Seminario per comprendere meglio di cosa sto parlando. Spero vivamente che tutto ciò non accada perché, come già spiegato dalla petizione online #MenoGiornaliMenoLiberi, questo avrebbe ripercussioni economiche decisamente peggiori del mantenimento in vita dei 200 giornali a rischio chiusura. Ma ciò che mi preme di più evidenziare sono le ripercussioni dal punto di vista sociale e culturale. Questi giornali rappresentano per tante persone una possibilità. Una possibilità di informazione, una possibilità di educazione, una possibilità di rieducazione, una possibilità di lavoro, una possibilità di realizzazione.

Per parafrasare lo slogan della pubblicità di una nota carta di credito, “Tutto ciò non ha prezzo”. Penso che nell’ottica di uno Stato sussidiario questo abbia il dovere di sostenere tutte le realtà che nel corso degli anni hanno movimentato la vita e le coscienze dei suoi cittadini.

Antonio Domenico Capristo

Carissimo Antonio,
ti ringrazio davvero tanto per queste tue belle e accorate parole. Sì, è verissimo, le redazioni dei nostri giornali Fisc sono palestre aperte ai giovani. Lo sono state per molti oggi impegnati come giornalisti su più fronti, oltre che nelle nostre testate, e speriamo lo siano ancora per tanto tempo. I tagli in corso da anni ai contributi all’editoria mettono in crisi non solo posti di lavoro, importantissimi, ma soprattutto mettono a repentaglio la democrazia informativa. Il pluralismo non può essere considerato un optional, un lusso da praticare solo nei periodi di vacche grasse. Lo scrivo fin troppo spesso e lo ripeto in ogni occasione: il solo mercato non può regolare una materia tanto delicata come quella dell’informazione. Più voci libere di esprimersi costituiscono un valore non solo da salvaguardare, ma da favorire e stimolare.

L’opinione pubblica forse ancora non comprende la posta in gioco. Purtroppo slogan urlati soprattutto sul web e in televisione fanno accomunare il peggio del giornalismo nostrano ai sostegni pubblici all’editoria. Non è così. Ecco perché anche noi siamo fra i protagonisti della campagna #menogiornalimenoliberi. Non possiamo non esserlo, per definizione. Chiediamo a tutti i lettori di sostenerci sia con l’abbonamento o con l’acquisto in edicola sia firmando la petizione online cui si può arrivare dal nostro sito www.corrierecesenate.it.

Ciao.

Francesco Zanotti
zanotti@corrierecesenate.it

Pubblicato giovedì 26 Febbraio 2015 alle 00:01

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