Traffico: le rotonde dimezzano il numero di morti

La filosofia dietro ai piani del Comune per traffico e sosta: tutelare la salute dei cittadini e potenziare le alternative all’auto

Dalla completa apertura della Secante, giusto sette anni fa, il traffico a Cesena non è stato più lo stesso. Problemi che si trascinavano da decenni sono evaporati nel giro di poco tempo, mentre altre piccole e medie grane sono spuntate qui e là. I benefici della strada di scorrimento veloce hanno fatto dimenticare il calvario dei disagi precedenti, dalle perenni code sulla via Emilia ai blocchi causati dai tanti cantieri, come quello per la ricostruzione del viadotto Kennedy. Per non parlare dei molti semafori caduti all’avanzare inesorabile delle rotonde.

A dettare gli interventi legati al traffico in città è un apposito piano: il Prim (Piano regolatore integrato della mobilità comunale), equivalente stradale del più celebre Prg. Il Prim è stato elaborato tra il 2006 e il 2007 (seconda Giunta Conti) e definitivamente approvato dal Consiglio comunale nel luglio 2007. Tutte le scelte dell’Amministrazione devono conformarsi agli obiettivi chiave del Piano: tutelare la salute dei cittadini (riducendo le vittime degli incidenti stradali e quelle da inquinamento) e potenziare le alternative all’auto privata, dal trasporto pubblico locale fino alla mobilità ciclabile. Due priorità, definite dal Prim “processi di cambiamento culturale”, che aiutano a capire e inquadrare meglio le scelte delle Giunte Conti e Lucchi in tema di mobilità e parcheggi (al Prim è seguito, nel 2010, un Piano generale della sosta che ne è diretta emanazione).

Eppure, se le grandi linee sono chiare, molte previsioni operative del Prim sono rimaste sulla carta. O peggio sono state attuate e ritrattate sotto il fuoco di fila delle polemiche. Come è avvenuto nel 2009 con i cinque mesi di sperimentazione del senso unico, in uscita dal centro, sul Ponte vecchio. O nel caso delle corsie preferenziali per gli autobus messe e tolte in viale Abruzzi, in via Fiorenzuola e su parte di via Plauto. Restano in sospeso le previsioni di nuovi sensi unici contrapposti, con corsia preferenziale bus, in zona Barriera (lungo i viali Finali e Carducci), in via Madonna dello Schioppo e in altre zone chiave. Ipotesi che potrebbero essere attuate dal Comune nel caso di peggioramento dei flussi di traffico.

Tra due anni, a dieci dall’approvazione, il Prim sarà sottoposto al primo “tagliando”: il Comune verificherà se il Piano è riuscito o meno a ridurre il traffico in città del 20 per cento, spingendo i cittadini verso autobus e biciclette. Un primo traguardo, comunque, è già stato raggiunto sul fronte dell’incidentalità: rotonde e opere di sicurezza stradale hanno permesso di dimezzare (a fine 2013) il numero di morti e feriti sulle strade cittadine.

Michelangelo Bucci

Pubblicato giovedì 5 Febbraio 2015 alle 00:01

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