All’opera con gioia

di Francesco Zanotti

Gioiosamente all’opera. Molto efficace l’immagine della vita della Chiesa utilizzata dal cardinale Angelo Bagnasco lunedì scorso in apertura del consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana (Cei).

Ci mettiamo, e siamo, all’opera con gioia, dice l’arcivescovo di Genova. E non può essere diversamente per chi si accinge ogni mattino a qualcosa di sempre nuovo. Sì, perché a ogni risveglio la vita riserva una sorpresa: lo stupore di un nuovo giorno, mai scontato per nessuno. Un dono da accogliere e da fare fruttificare per il nostro bene e di chi ci vive accanto.

Come è invitata a fare la comunità cristiana in Italia che si appresta ad attraversare esperienze molto forti quali il convegno ecclesiale di Firenze e il sinodo ordinario sulla famiglia. Un momento storico in cui, ricorda più volte il cardinale-presidente andando a prestito delle parole pronunciate da papa Francesco nel recente viaggio nelle Filippine, la “colonizzazione ideologica” è il rischio che il nostro Paese e l’Europa corrono maggiormente.

Non dimentica nessuno, il cardinale Bagnasco. La Chiesa vive incarnata nei territori. Condivide la vita che scorre nelle famiglie, quelle vere, autentiche, quelle che faticano nel fare quadrare i conti. Quelle legate da vincoli di affetto, e anche da un impegno pubblico che assegna saldezza alla società e alla famiglia stessa. In cima ai pensieri dei vescovi italiani ci sono i poveri, i bambini, gli anziani, gli adulti e i giovani costretti a emigrare pur di lavorare. E poi il fondamentalismo islamico che “riempie il vuoto nichilista dell’Occidente” perché le cose materiali non danno senso alla vita.

Bisogna svegliarsi dal torpore e dalla noia. Vanno benissimo l’indignazione e le manifestazioni come quelle di Parigi, ma pochi ricordano i cristiani perseguitati nel mondo: “ne muore uno ogni cinque minuti”, sottolinea il cardinale. C’è spazio anche per la libertà di espressione, tema caldissimo in queste ultime settimane dopo quanto accaduto nella capitale francese con i venti morti per mano dei terroristi che si rifanno all’Isis. Non si può reagire violentemente, ma “non si può neppure provocare, non si può insultare la fede degli altri, non si può prendere in giro la fede”, ribadisce Bagnasco riprendendo le espressioni di papa Francesco sul volo di ritorno da Manila.

Infine la teoria del gender. “Non si possono colonizzare le menti dei bambini e dei ragazzi. L’educazione della gioventù è talmente delicata e preziosa che non ammette ricatti o baratti di nessun tipo e in nessuna sede”. Parole chiare. Parole da tradurre in esperienza quotidiana.

Corriere Cesenate 04-2015

Pubblicato martedì 27 Gennaio 2015 alle 18:30

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