Piazza della Libertà, confronto serrato

CESENA – Oltre 200 persone hanno partecipato, giovedì 15 gennaio nel salone di Palazzo Ghini, all’incontro organizzato dalla Confcommercio sul tema del futuro di piazza della Libertà. Segno che, almeno in centro storico, il tema è particolarmente sentito. La platea era gremita di commercianti e cittadini. In prima fila il sindaco Paolo Lucchi e gli assessori Tommaso Dionigi e Maura Miserocchi che hanno ascoltato senza intervenire.

La Confcommercio è contraria al progetto del Comune, che prevede di eliminare il parcheggio per creare una zona verde e una vera piazza, a fruizione di pedoni e ciclisti. “Non è il momento per spendere 3 milioni di euro” ha detto Augusto Patrignani, presidente Confcommercio. “E poi non si tratta di un investimento, ma di una spesa superflua. I parcheggi, invece, servono”.

Don Giordano Amati, parroco del Duomo, ha precisato che la lettera inviata al Comune contro la soppressione del parcheggio è a firma sua e dei sacerdoti al servizio della Cattedrale. “Non c’entrano né la Diocesi, né la Curia e tantomeno il vescovo – ha precisato -. Temiamo che senza posti auto si creino disagi anche per quelle persone che vogliono frequentare le celebrazioni in cattedrale, specialmente se anziane”.

Marco Giangrandi, commerciante del centro e presidente di un Comitato a difesa del parcheggio, non ha nascosto che “le isole pedonali sono indispensabili, così come l’uso della bici e dei mezzi pubblici rispetto all’auto privata. Però questi posti auto sono indispensabili”.

Già alla fine degli anni ’80 era stato stilato un piano parcheggi. Da più parti era stata prospettata un’area sosta interrata. C’era un progetto durante l’amministrazione di Giordano Conti, così come il compianto architetto Tommaso Cantori lo aveva ribadito anche su queste colonne.

“In piazza della Libertà – ha precisato Gianpiero Maldini, già presidente della Parcheggi Spa – ruotano circa mille auto al giorno su 78 stalli. Segno che è molto utilizzato ed è utilissimo”.

Stefano Spinelli (Libera Cesena), Gustavo Rosso (5 Stelle) e Vittorio Valletta (Cesena Siamo Noi), tutti e tre capogruppo in Consiglio comunale, hanno espresso posizioni simili. “Sono tre milioni di euro che si possono risparmiare – ha detto Spinelli – dato che questa trasformazione non è una priorità per i cesenati. I parcheggi scambiatori sono utili per chi lavora in centro, ma non per chi deve fare acquisti. E noi del centrodestra vorremmo un referendum per chiedere ai cesenati se vogliono o no un parcheggio interrato”.

Valletta ha parlato di risparmio: “Per sistemare la piazza basterebbero 500mila euro. Abbiamo visto che nel progetto manca la sistemazione della rete fognaria: si pensa di rifarla a lavori ultimati rompendo la nuova pavimentazione?”.

Ma allora la gente cosa vuole? Ascoltando gli umori dei presenti, emerge la volontà di un parcheggio interrato con sopra una bella piazza con le aiuole. Ma solo quando ci saranno i soldi.

Cristiano Riciputi

Pubblicato giovedì 22 Gennaio 2015 alle 00:01

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