Un voto di responsabilità

di Francesco Zanotti

Domenica, in Emilia Romagna, siamo tutti chiamati alle urne. Noto diffuso un forte disinteresse. Per questo mi pare che ricordare l’appuntamento sia la notizia più importante da fornire ai nostri lettori. Quando si è chiamati a esprimere con un semplice tratto di matita una preferenza per l’uno o per l’altro tra i contendenti in campo, credo sia un fatto di fondamentale importanza e, soprattutto, penso non vada per nulla sottovalutato. Anzi, finché avremo questa opportunità di libera scelta, sarà bene esercitarla con tutta la consapevolezza possibile.

Tra la gente si registra un “disagio diffuso”, come evidenziato anche dal documento redatto dalla Consulta regionale per la pastorale sociale e del lavoro pubblicato su queste colonne la scorsa settimana. Occorre superare questi sentimenti di sconforto e andare oltre la contingenza. Si deve guardare avanti, a progetti di largo respiro, perchè “il tempo è superiore allo spazio”, come ricordato da papa Francesco nella Evangelii Gaudium. Attenzione, quindi, a non farsi fuorviare dal presente così carico di incognite e preoccupazioni.

“Il tutto è superiore alla parte”, ricorda ancora il Pontefice. E i vescovi della nostra regione dicono che il bene comune non è una sommatoria, ma un prodotto, qualcosa di molto di più rispetto a quanto i singoli possono mettere insieme. Occorre volgere lo sguardo oltre il particolare. Ci vuole il coraggio delle grandi idee, dei progetti a lungo termine, anche se saranno altri a raccogliere i frutti di quanto seminato ora.

Quanto può essere vero e attuato in campo regionale di ciò che fin qui ho tentato di delineare? La sfida è proprio questa. I cittadini avvertono l’istituzione-Regione come qualcosa di lontano. Anzi, forse ancora peggio: la sentono troppo sfuggente per essere vicina, e troppo vicina per essere un interlocutore importante alla stregua del governo. Una istituzione situata a Bologna che ha qualche competenza anche per il nostro territorio. Così invece non è.

È sufficiente pensare alla sanità per rendersi conto di come le politiche regionali possono incidere sui cittadini, sui loro portafogli e sul loro domani. Ma anche sul loro pensiero. La delibera assunta dalla Giunta regionale nel settembre scorso, con la quale si è posto il costo della fecondazione eterologa a carico del servizio sanitario pur in assenza di una norma nazionale, lo evidenzia in tutta la sua realtà. Esercitiamo, quindi, il nostro diritto di voto, “privilegiando i candidati più affidabili, anche al di là dei loro rispettivi partiti”. Avendo a cuore “ciò che è più degno per l’uomo”, non solo oggi, ma da domani in avanti.

Il voto è un diritto-dovere che non va mai sprecato. Usiamolo con responsabilità.
Corriere Cesenate 42-2014

Pubblicato martedì 18 Novembre 2014 alle 18:30

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