Chi ha ucciso Aldo Moro?

CESENA – “Chi e perché ha ucciso Aldo Moro”. Un titolo forte, senza punto di domanda finale, per la serata organizzata venerdì scorso a Cesena da Associazione Benigno Zaccagnini, Istituto storico della Resistenza, Fondazione Radici della Sinistra e gruppo parlamentare alla Camera del Partito democratico. Uno stuolo di organizzatori, come difficilmente si è visto in passato in città, per ricordare al meglio la figura dello statista pugliese barbaramente ucciso nel 1978 dopo 55 giorni di prigionia nelle mani delle Brigate rosse.

Nella sala Cacciaguerra della Banca di Cesena, introdotti dal deputato Enzo Lattuca, hanno preso la parola il criminologo Giovanni Ricci (figlio dell’appuntato Domenico Ricci, caduto in via Fani), il giornalista e scrittore Renzo Magosso (autore del libro “Le carte di Moro, perché Tobagi”), la direttrice dell’archivio Flamigni Ilaria Moroni (il senatore Sergio Flamigni si è sempre battuto per fare luce sul caso Moro, la P2 e le stragi italiane) e l’onorevole Gero Grassi, promotore della nuova commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro (la prima che potrà indagare senza che le si possa opporre il segreto d’ufficio). La serata è stata chiusa da un’ospite a sorpresa: Maria Fida Moro, che ha ricordato con commozione la figura del padre.

Magosso si è soffermato sulle inquietanti rivelazioni raccolte (previa liberatoria di Obama) da Steve Pieczenik, ex collaboratore del Dipartimento di Stato Usa, inviato in Italia nei giorni del sequestro: “La Cia temeva che Moro potesse essere liberato. Sono riuscito a mettere in atto una manipolazione strategica per stabilizzare la situazione in Italia. Se le Br se ne fossero accorte, liberando Moro, il piano sarebbe fallito”.

Sul ruolo dei servizi segreti nella vicenda è tornato spesso anche Gero Grassi, che si è studiato tutte le 800mila pagine sul caso Moro (frutto di 5 processi e 6 commissioni d’inchiesta, incluse quelle su stragi e P2): “Sul rapimento di Moro ci sono messaggi dei “gladiatori” di Stay Behind che ne fanno cenno, in riferimento al Fronte di liberazione della Palestina, 15 giorni prima che avvenisse”.

Personaggi dei Servizi dei Carabinieri, inoltre, compaiono sia nel caso Moro che nella morte di Ilaria Alpi.

Mb

Pubblicato giovedì 13 Novembre 2014 alle 00:02

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