Anno pastorale: “Sei anfore piene di saggezza”

Dedicando l’anno pastorale alla famiglia, dice il vescovo Douglas nell’introduzione alla sua lettera presentata domenica scorsa all’assemblea di inizio di tutte le attività diocesane, “mi sembra di aderire all’accorato appello del santo Padre rivolto a noi vescovi durante la recente assemblea annuale della Cei”.

“Il vino buono della nozze di Cana”, questo il titolo del libretto in distribuzione questa settimana (in allegato all’edizione cartacea del Corriere) con cui monsignor Regattieri affronta “le ragioni e le circostanze che rendono urgente l’attenzione pastorale a una realtà così nodale com’è la famiglia, non solo per la vita della comunità ecclesiale ma anche per quella civile”.

Suddivisa in quattro capitoli, la lettera parte dalla considerazione che “la casa abitata da uomini e donne che si amano così (secondo esempi citati in precedenza, tra cui Giovanna Beretta Molla, ndr) e che così vogliono vivere per sempre uniti dalla fede in Cristo, diventa allora come una chiesa; è una chiesa domestica”.

Al tempo stesso, aggiunge il vescovo, “la Chiesa è come una grande famiglia”. Attenzione, quindi, agli “effetti devastanti, di una mentalità individualistica che mina alla base le scelte definitive del dono di sé”, con cui si mette in discussione l’istituzione matrimoniale. “La Chiesa non può rinunciare ad affermare che vi è una forma di relazione di coppia, quella matrimoniale, che non può essere comparata con altre forme di convivenza o accompagnamento, perché basata sull’assunzione definitiva del proprio impegno nei confronti dell’altro”.

Il secondo capitolo parte dall’episodio delle Nozze di Cana, tratto dal Vangelo di san Giovanni. Da questo primo miracolo di Gesù e dall’invito rivolto da Maria ai commensali di fare quello che Lui dirà, il vescovo Douglas raccoglie sei anfore di saggezza.

La prima è quella dell’affettività. “Il vino buono di quest’anfora significa aiutare la famiglia a curare le ferite dei figli più deboli, dei diversamente abili, delle famiglie separate e divise”. Con il vino buono dell’anfora della fragilità si vuole stare accanto alle situazioni irregolari, come già in diocesi fanno il Consultorio per la famiglia “Don Giorgini”, il Centro “Don Milani” e altre associazioni e movimenti come Incontro matrimoniale e Retouvaille. La terza anfora è per il lavoro e la festa, vista l’acqua inquinata dalla crisi economica che vede tante famiglie in difficoltà. Con quella della tradizione, il vescovo ricorda la responsabilità dell’educazione. I coniugi “sono chiamati a trasmettere i valori fondamentali della vita, della fede e dell’amore”. L’anfora della cittadinanza costituisce “il valore grande e imprescindibile della dimensione sociale e politica della famiglia, valore oggi spesso messo in crisi, sottaciuto e ignorato”. La sesta e ultima anfora è dedicata al motto di papa Francesco “permesso, scusa, grazie” per contrastare la mancanza di attenzione all’altro, la mancanza di perdono e di gratitudine.

Monsignor Regattieri si occupa poi del percorso da dedicare alla famiglia scandito lungo l’anno liturgico, partendo dall’Avvento, Natale, fino a Pasqua e alla seconda parte del Tempo ordinario. Quindi l’itinerario catechistico che il vescovo si aspetta concentrato sul tema della famiglia. Come ausilio per un lavoro più compiuto segnala alcuni documenti del Magistero, tra cui l’Humanae Vitae di Paolo VI, l’esortazione apostolica di Giovanni Paolo II Familiaris Consortio, fino al Catechismo della Chiesa cattolica e ai documenti della Cei. Infine il percorso caritativo, per “porsi concretamente a servizio dell’uomo che soffre”.

Nell’ultima parte, monsignor Regattieri ricorda gli appuntamenti più importanti a livello diocesano. Il cardinale Scola sarà a Cesena ai Dialoghi con la città giovedì 26 febbraio alle 18,30. Poi la festa della famiglia diocesana che quest’anno si terrà nei giorni vicini al patrono della città san Giovanni Battista (24 giungo) e avrà uno svolgimento per eventi in centro storico. Oltre, ovviamente, al convegno diocesano unitario (26 ottobre prossimo), ai pellegrinaggi, al sinodo dei giovani e agli appuntamenti parrocchiali e zonali.

Pubblicato giovedì 25 Settembre 2014 alle 00:01

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