Il sentiero può diventare un monumento tutelato

Bagno di Romagna e l’antica mulattiera dei pellegrini

VALLE SAVIO – Un sentiero che è un “monumento” di storia, religiosità, cultura rurale, di eventi geologici, di emergenze naturalistiche potrebbe diventare un vero e proprio monumento, un bene culturale riconosciuto dalla Soprintendenza per i Beni culturali e archeologici e, come tale, da tutelare, proteggere e valorizzare.

Il tratto da Le Gualchiere, subito a sud dell’abitato di Bagno di Romagna, al valico del Passo di Serra è una delle mulattiere più suggestive e meglio conservate che ripercorre gli antichi percorsi dei pellegrini. La Via Romea di Stade, descritta dal monaco Alberto di Stade nel 1236, passava di qui, dalla “melior via“, come viene definita, per attraversare l’Appennino.

Il professor Giovanni Caselli, che ha partecipato la scorsa settimana al Palazzo del Capitano alla presentazione del percorso, su iniziativa del Consorzio Natura e Natura e dell’Associazione Acli Altra Terra, ha proposto nei giorni scorsi a Santa Sofia, nel corso della assemblea della associazione Via Romea Germanica, che si verifichi la possibilità di chiedere il riconoscimento di “bene monumentale” per questo tratto della via, tra Romagna e Toscana, presso le rispettive Soprintendenze ai Beni culturali e archeologici.

“Tra l’altro – sostiene il professor Caselli – essendo il percorso vicino al Passo Serra da sempre soggetto a smottamenti e frane, potrebbe anche essere possibile, con adeguate ricerche, trovare tratti di antichi selciati e lastricati”. Il riconoscimento come bene culturale, a quanto pare, potrebbe aprire possibilità di finanziamenti a livello ministeriale per progetti di consolidamento e recupero.

Caselli, promotore della valorizzazione della Via Romea di Stade, con la costituzione della Associazione dei Comuni tedeschi attraversati dall’itinerario e con l’Associazione Via Romea Germanica in Italia, è impegnato anche nella organizzazione del grande pellegrinaggio internazionale del prossimo anno che partirà dal nord della Norvegia per arrivare a Roma, e poi in periodi successivi fino a Gerusalemme. Sono già una sessantina i “pellegrini” impegnati a partecipare alla “Pilgrim Crossing Borders“, una sorta di staffetta che coprirà i circa tremila chilometri che separano Trondheim, in Norvegia, da Roma.

Alberto Merendi

Pubblicato giovedì 18 Settembre 2014 alle 00:01

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