Luciani: “Cesenatico è un porto dalla triplice valenza”

Il comandante dell’Ufficio circondariale della Guardia Costiera traccia il bilancio dei suoi primi otto mesi in Romagna

CESENATICO – “Cesenatico racchiude in sé i vantaggi e i problemi di un porto a triplice valenza: per l’attività di pesca, da diporto e turistico nel centro storico. Non credo siano tanti in Italia i porti con queste caratteristiche”. Così si esprime il tenente di vascello Stefano Luciani, comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Cesenatico.

Il comandante è in città da 8 mesi e si è fatto un’idea della realtà, venendo a contatto con tutti gli operatori dei vari settori. “Sono rimasto colpito da Cesenatico – spiega Luciani – sia dalla bellezza del Portocanale, sia dall’attività economica che vi ruota attorno. Il centro storico è il Portocanale, ma allo stesso tempo tutto il settore della pesca vive su queste banchine. Sono circa 80 i pescherecci che fanno capo a questa marineria e le tipologie di pesca attive sono diverse. Ognuna ha i propri problemi e le proprie esigenze. E anche coniugare il lato turistico del porto non è facile. Credo però che qui vi sia un livello di dialogo elevato e che ogni problema si possa superare con la buona volontà”.

Luciani, 33 anni, è abruzzese, di Trasacco in provincia de L’Aquila, zona montuosa dove il mare è molto distante. Ma nonostante questo la passione per le onde l’ha travolto fin da giovane e, dopo la maturità classica, ha frequentato l’Accademia navale di Livorno e si è laureato in Giurisprudenza a Pisa.

“Un’altra peculiarità che mi ha colpito venendo a Cesenatico – aggiunge il comandante – è rappresentata dalle Porte Vinciane. Da quando ho preso servizio sono state chiuse una decina di volte e hanno sempre funzionato bene evitando i tanti temuti allagamenti in centro”.

In Italia ci sono circa 300 uffici della Guardia Costiera. Il primo livello è costituito dalla Direzione Marittima e un esempio, in Emilia Romagna, è costituito da Ravenna. Poi vi è la Capitaneria di Porto (Rimini), poi l’Ufficio circondariale (Cesenatico) e infine uffici minori.

“L’andamento meteo così variabile degli ultimi mesi – conclude Luciani – ha impegnato i nostri uomini soprattutto nel controllo e nella prevenzione di comportamenti a rischio. Troppi turisti escono in mare con le barche anche quando le condizioni meteo lo sconsigliano, oppure vanno in acqua anche col mare grosso. Ma ciò dipende anche dal fatto che è cambiato il tipo di turismo: una volta si stava al mare un mese, o 15 giorni. Oggi non sono rare vacanze di due o tre giorni e il turista pretende di fare tutto nel poco tempo a disposizione, anche quando le condizioni non sono ottimali. Per questo la nostra presenza deve essere sempre più attenta”.

Cristiano Riciputi

Pubblicato giovedì 11 Settembre 2014 alle 00:01

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