Savignano: sicurezza nelle scuole prima di tutto

A colloquio con il sindaco Filippo Giovannini, che ha già in programma molti interventi sul territorio

RUBICONE – Partire dalla manutenzione delle scuole, per proseguire poi con la sicurezza sociale e iniziative per favorire il lavoro e l’occupazione abbattendo la burocrazia. Filippo Giovannini, neo sindaco di Savignano, del Pd e renziano della primissima ora, mette subito in chiaro le priorità della propria Amministrazione.

Nato nel 1973, ingegnere, ha sempre vissuto a Savignano fino a quando, sposandosi, si è trasferito a Gatteo nella casa che era dei nonni.

“Sono convinto che aver vinto il ballottaggio – spiega Giovannini – sia stato un traguardo importante. Nel nostro Comune i sondaggi ci davano per sfavoriti. Abbiamo fatto campagna elettorale casa per casa, cancello per cancello. Credo di aver raggiunto di persona la stragrande maggioranza dei cittadini e tutto questo ha dato i propri frutti, insieme alla scelta di non parlare male degli altri, di non alzare la voce, ma puntare su fatti concreti”.

Il neosindaco crede molto nel marchio “Rubicone”, nel territorio inteso come Unione dei comuni. “Da soli si fa poca strada – dice Giovannini che ha anche un passato negli scout – mentre occorre ragionare in collaborazione con i Comuni vicini. Ad esempio, credo che nel Rubicone le aziende dovrebbero avere le medesime condizioni di avvio in tutti i Comuni. E’ necessario uniformare i regolamenti e renderli agili così da favorire gli insediamenti produttivi, la rinascita di quel tessuto imprenditoriale fatto di piccole aziende che sono la linfa della nostra economia”.

Come ingegnere Giovannini è esperto di burocrazia legata alle pratiche edilizie. “Tutti i Comuni hanno regolamenti più o meno complicati. E anche il nostro non è da meno. Vogliamo snellire quei procedimenti che fanno perdere tempo. Credo inoltre che ci siano ampie possibilità di lavoro sul fronte della riqualificazione urbana: ci sono tanti lavori da fare sui vecchi edifici. Ormai sono passati i tempi delle speculazioni edilizie in cui si costruiva in fretta per ottenere il massimo guadagno. Dobbiamo capire, tutti, che il settore edile va ragionato nel medio-lungo periodo con rendite del 3-4 per cento annuale”.

Animato da uno spirito collaborativo, il suo motto pare essere ’fare con garbo’. “L’entusiasmo non ci manca – conclude Giovannini – e neppure la voglia di lavorare. Dobbiamo ragionare con la mentalità che ogni azione deve essere finalizzata al bene comune”.

Cristiano Riciputi

Pubblicato giovedì 28 Agosto 2014 alle 00:01

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