Il miracolo dell’estate

di Francesco Zanotti

Estate, tempo di evasione. Se mi guardo attorno, vedo tanti che cercano solo distrazioni e divertimento, ma non posso non constatare anche quanto di altro accade ogni anno nei mesi per tradizione dedicati alle ferie. È tutto un fiorire di campi scuola, centri estivi, route, feste patronali, occasioni di ritiro e di riflessione rivolte a persone di ogni fascia di età. È quello che mi piace definire il miracolo dell’estate, contro ogni luogo comune, contro la logica del consumismo che fa dei giorni e delle notti un elemento da sciupare e basta.

E invece, in tantissimi casi non è così. Per fortuna, aggiungo io. Anzi, proprio in estate moltissimi ritrovano il contatto con Dio e con la comunità cristiana. Pensiamo a chi si confessa approfittando delle vacanze al mare o in montagna. Una splendida occasione per riconciliarsi con il Signore. Un momento prezioso da sfruttare per una volta senza fretta, da vivere con la serenità necessaria.

Penso alla festa dell’Assunta vissuta il 15 agosto alla basilica del Monte, a Cesena. Un fiume di gente in preghiera che sale lungo la via delle Scalette. Una testimonianza pubblica di fede, anche di devozione, da non trascurare. Un messaggio chiaro a chi non vuol vedere e magari definisce la stessa circostanza “Sagra del Monte”. Migliaia di fedeli che frequentano le numerose Messe della giornata sono l’evidenza di un legame fortissimo fra la Madre e il suo popolo in cammino.

Commovente, di certo, è l’impegno di quanti, sacerdoti ed educatori, spendono il loro tempo (giorni, settimane, mesi) accanto ai più piccoli. Non certo per un’attività assistenziale, ma per un’opera capace di far nascere in tutti, bambini, giovani e adulti, il desiderio di essere protagonisti di una storia. Parrocchie, associazioni e movimenti cattolici mettono in atto la condivisione possibile a ogni livello, a cominciare da un bene oggi molto prezioso e spesso assai risicato: il tempo a propria disposizione.

Tutto questo “lavoro” non muove unicamente dall’idea di fare del bene in favore di qualcuno. Il “motore” è la ricerca di qualcosa che vale per sé, per la propria vita, la propria felicità. Basterebbe domandare a un giovane tra i tantissimi impegnati sui fronti più diversi. Nonostante il continuo tam tam dei mass media col quale vengono propinate notti in bianco da trascorrere migrando da un locale all’altro, alle nuove generazioni si possono e si devono formulare proposte di valore. Per questo occorrono fiducia e coraggio, atteggiamenti non sempre rintracciabili di questi tempi, ma necessari per fare fruttare quanto di meglio ciascuno di noi ha ricevuto in dote da un Padre che ci offre il centuplo quaggiù.

Corriere Cesenate 29-2014

Pubblicato martedì 19 Agosto 2014 alle 18:30

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