Malatestiana: servono miglioramenti

Nelle scorse settimane l’Amministrazione comunale ha incontrato i cittadini

CESENA – A tre mesi dall’inaugurazione dei nuovi spazi, la ’casa dei libri’ non piace a tutti, tanto che alcuni cittadini si sono riuniti nel comitato ’La Malatestiana che vorremmo’. Ne sono consapevoli il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore alla cultura Elena Baredi, che per rimediare alle lacune della nuova organizzazione, predisposta dall’esperta Antonella Agnoli, hanno organizzato, un paio di settimane fa, un confronto pubblico sul format di ’Carta bianca’.

I cesenati hanno accolto l’invito: aula magna della biblioteca stracolma e oltre una quindicina gli interventi contenuti in cinque minuti. Il primo a prendere in mano il microfono è stato Giancarlo Biasini, ex primario di pediatria del Bufalini e ’padre’ del progetto nazionale ’Nati per leggere’, che si è soffermato in particolare sull’Aula del Nuti (“è una cosa a sé rispetto al resto”), chiedendo di ripensare il percorso attuale, non degno dell’unicità del luogo.

Le critiche più aspre sono arrivate per la mancanza di un direttore (per scarsità di risorse si è giustificata l’Amministrazione comunale) da quando, oltre un anno fa, è andata in pensione Daniela Savoia. Attualmente il ruolo è ricoperto dalla dirigente dei Servizi culturali Monica Esposito, ma per l’editore ed ex assessore alla cultura Roberto Casalini è necessario, per non regredire, “un direttore esperto del libro e operatore culturale”.

Nel mirino soprattutto la Sezione ragazzi ’Bettini’: gli utenti la vorrebbero “più biblioteca e meno ludoteca, con più privacy”, ha osservato una mamma di Torre del Moro in rappresentanza di una cinquantina di famiglie. A questo proposito la Esposito ha informato che, nei prossimi giorni, ai 5mila volumi inizialmente collocati si arriverà a 10mila (nella precedente sede erano 16.500). Per Lorenzo Baldacchini, ex direttore della Malatestiana, la “gran parte dei giochi sono fatti”, e ha evidenziato la “mancanza di progettualità dei nuovi spazi e come i volumi acquisiti siano scesi al livello di vent’anni fa”.

Ha preso la parola anche la poetessa Mariangela Gualtieri. “La biblioteca non è un posto di socialità di base, per quello ci sono i circoli dei lettori, ma richiede raccoglimento e rispetto”. E uno studente ha affermato che “quando entro qui mi sembra di essere in un centro commerciale, ma i libri non sono beni di consumo”, oltre a lamentare una carenza di spazi per lo studio. Il noto studioso Claudio Riva, che ha più volte paragonato la Nuova Malatestiana a un “centro sociale”, ha chiesto di riaprire la struttura anche il lunedì e le porte del vecchio ingresso.

I dati dei primi mesi di attività sono comunque molto positivi, come ha rilevato Monica Esposito. Nell’ultimo mese gli ingressi sono stati 31.122, rispetto allo stesso periodo (dicembre-marzo) i nuovi iscritti hanno visto un aumento del 221,8 per cento, pure i prestiti sono in crescita (900 in più). La fascia di età che usufruisce maggiormente dei servizi va dai 41 ai 60 anni, mentre i lettori più affezionati si confermano i più piccoli.

Francesca Siroli

Pubblicato giovedì 17 Aprile 2014 alle 00:02

Trattandosi di un vecchio articolo non è più possibile commentare.

Brevi quotidiane

Ultimi articoli

Ultimi interventi

Parole di Vita

Archivio Documenti