In Altavalle c’è il problema delle pluriclassi

VALLE SAVIO –  Il basso numero di residenti in una realtà dove l’età media degli abitanti è tra le più alte della provincia, porta a un basso numero di bambini e ragazzi iscritti alla scuola dell’obbligo con la necessità di prevedere le cosiddette “pluriclassi”, classi dove convivono alunni di diversa età e diverso livello di apprendimento.

La necessità di risparmiare ha portato, con la cosiddetta riforma Gelmini, all’innalzamento del tetto di alunni che possono essere inseriti in una stessa pluriclasse, dai 12 precedenti agli attuali 18. Ma il taglio finisce per colpire soprattutto le scuole di montagna, già costrette a operare in situazioni di particolare disagio.

A Balze esiste un’unica pluriclasse per le elementari, con un totale di 9 bambini; stessa situazione a Verghereto, con un’unica pluriclasse di 13 bambini. Ad Alfero, alle elementari, esistono due pluriclassi, con 16 e con 20 alunni e la V° con 12 bambini. Alle medie di Alfero una pluriclasse (1° e 2°) con 18 ragazzi e la 3° media per conto suo; alle medie di Verghereto un’unica pluriclasse di 13 ragazzi.

Sollecitato a interessarsi della questione nel corso di un recente incontro a Bagno di Romagna l’onorevole Bruno Molea (Scelta Civica), componente la Commissione Istruzione, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione per sapere “quali interventi si ritengono necessari al fine del ripristino dei parametri per la formazione delle pluriclassi e classi”.

“Diciotto alunni in una pluriclasse sono tanti – commenta il parlamentare forlivese -. La scuola, in queste condizioni, non può garantire un servizio didattico di qualità in un ambiente educativo sereno e stimolante.”

Alberto Merendi

Pubblicato giovedì 17 Aprile 2014 alle 00:01

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