Casa famiglia della Papa Giovanni al posto della curia
Il vescovo Douglas: “Quando ci sarà il trasferimento degli uffici, apriremo il vescovado”
“La casa del vescovo deve essere aperta a tutti”. Lo ha detto monsignor Douglas Regattieri lunedì scorso durante l’incontro con i responsabili degli uffici della curia, convocati per lo scambio degli auguri di Pasqua.
Accogliendo l’invito di papa Francesco a ospitare chi non sa dove andare, il vescovo Douglas non ci ha pensato sopra più di tanto. Quando gli attuali uffici della Curia verranno trasferiti nell’ex sede delle suore della Sacra Famiglia, i locali verranno destinati a una casa-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Per l’associazione fondata da don Oreste Benzi monsignor Regattieri ha avuto parole di grande stima: “E’ un’esperienza che apprezzo molto in diocesi”.
“I locali riservati alla famiglia saranno in collegamento con l’episcopio, in modo che la casa del vescovo possa essere vissuta davvero come una casa aperta a chi ha più bisogno”, ha aggiunto il presule nel dare l’annuncio ormai ufficiale di mettere in atto questa sua nuova intenzione.
Nello stesso incontro monsignor Regattieri ha annunciato i prossimi lavori che verranno eseguiti in Cattedrale, dopo il riposizionamento del fonte battesimale all’interno della stessa e inaugurato nei giorni scorsi. Verrà realizzato l’adeguamento liturgico di tutto il presbiterio, affidato alla ditta Poli di Verona. Il progetto è ora all’esame della Sopraintendenza per i beni architettonici. L’intervento, della durata di un mese, riguarderà l’ambone, l’altare, la sede episcopale e le sedi dei concelebranti. Verrà sostituito l’attuale crocifisso con quello che si trova all’ingresso della Cattedrale, sulla destra, appartenente alla chiesa di San Zenone.
Il vescovo Douglas ha voluto sfatare la critica di chi afferma che certi lavori sono inutili perché ci si deve occupare dei poveri. “L’uno e l’altro intervento ci deve interessare – ha aggiunto il presule – senza dimenticare il culto decoroso”.